Il capitano è sicuro che la Valle del Giovenco saprà tirarsi fuori dai guai

«Non ci siamo arresi»

De Angelis non vuol sentir parlare di retrocessione

AVEZZANO. Parola di capitano. Stefano De Angelis non ci sta e non si lascia intimorire dalle ultime sconfitte. Tre sberle pesantissime quelle subite da Foggia, Giulianova e Andria. Tre ko che hanno condannato la Valle del Giovenco a disputare i playout.
De Angelis, però, non ne vuole sapere di gettare la spugna e giura che la squadra ce la metterà tutta per evitare una amarissima retrocessione. «Fino alla partita col Foggia avevamo chance per giocarci la salvezza diretta», dice il capitano biancoverde, «adesso dobbiamo pensare ai play out. Bisognerà arrivarci bene, sarà fondamentale ogni dettaglio».

Perché la VdG è così in basso?
«Non è questo il momento di recriminare o pensare al passato. Adesso bisogna pensare a salvarci. Le responsabilità sono di tutti. Io, come capitano, guardo a quelle della squadra: i mezzi non sono mancati, evidentemente è mancato qualche altra cosa, forse un po’ di personalità e di esperienza».

Mancano due partite prima dei playout: come dovranno essere affrontate?
«Sarà certamente difficile giocare al massimo queste ultime due partite, perché in noi c’è grande delusione per come è andata. Però cercheremo di vincere e fare del nostro meglio: non vogliamo ripetere i play off persi con il Celano, quando arrivammo scarichi a ogni livello».

Quanto stanno pesando le diatribe societarie?
«E’ chiaro che in questo momento ci vorrebbe serenità in ogni settore. Però non me la sento di addebitare la situazione alla società: i risultati sono mancati anche quando tutto andava bene, quindi dico di guardare ad altro se si vuole trovare la soluzione».

Ci sono stati anche tanti infortuni a falcidiare la rosa di Cappellacci.
«Ma anche quella degli infortuni è una scusa che regge poco. Tutte le squadre hanno infortuni. Ad Andria, ad esempio, la squadra scesa in campo non era certo inferiore a quella di tante altre gare. Gente come Cesar, Rebecchi o lo stesso Di Bella non hanno fatto male. Però è andata così. Parlare di problemi societari, arbitri, infortuni significa solo cercare alibi. E noi non possiamo permettercelo».
Di fatto, però, con la classifica attuale si sono complicati anche i play out: andata in casa e peggior piazzamento. «Sì, è vero. Ci sarà perciò bisogno di dare ancora qualcosa in più».

Quanto ci tiene De Angelis a questa salvezza?
«Tantissimo, come tutti i miei compagni. Soprattutto per chi, come me, si è sudato la promozione dello scorso anno. Ma resto convinto che possiamo salvarci». Parola di capitano.

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