CALCIO / PLAYOFF SERIE B

Numeri e cabala, Pescara sogna la A 

L'Adriatico fortino di Pillon, per domenica già venduti 8.500 biglietti

PESCARA. L’ultimo sforzo prima della gloria. L’ascensore che porta alla serie A è li vicino, a 90 minuti, per l’esattezza, e il Pescara vede concretamente il traguardo della finale play off. A Verona i biancazzurri hanno salvato la pelle, mostrato la propria forza e spaventato l’Hellas. I gialloblù, infarciti di grandi nomi e con ingaggi importanti, forse pensavano di trovare lo stesso Delfino incontrato in campionato, invece hanno dovuto fare i conti con una squadra in salute, battagliera e con gli occhi della tigre.

Un pareggio d’oro quello strappato nella città di Giulietta e Romeo, che pesa tantissimo in vista della gara di ritorno in programma domenica sera (ore 21) allo stadio Adriatico. Il Delfino con un pareggio andrebbe dritto in finale contro la vincente di Benevento-Cittadella, in programma domani sera.
Pillon proverà di nuovo a schierare una banda biancazzurra sbarazzina e senza paure.
 Diventa determinante il fattore Adriatico. Fino a ieri sera erano oltre 8.500 i biglietti staccati in prevendita e domenica si prevede il record stagionale di presenze, forse con oltre 12mila spettatori. Per il Pescara ci sarà una spinta in più, calcolando che ha costruito le sue fortune grazie ai punti conquistati in casa. Dei 55 punti raccolti durante il campionato, ben 38 sono stati quelli centrati in riva all’Adriatico, ovvero 11 vittorie e 5 pareggi. Le uniche due squadre che hanno vinto in Abruzzo sono state Brescia (5-1) e Cittadella (1-0). In trasferta, invece, il Delfino ha vinto soltanto una volta nel 2019 (2-0, a Crotone): nessuna squadra ha fatto peggio. Ma, vedendo le statistiche, c’è un dato che può far sorridere i tifosi biancazzurri.
Il Pescara non ha mai perso una partita nei play off in serie B: sei vittorie e altrettanti pareggi in 12 partite. Numeri incoraggianti, dunque, che la squadra di Pillon deve assolutamente confermare per alimentare il sogno promozione. Il Verona è rimasto già scottato una volta negli spareggi, quelli dalla C alla B, nel 2010, quando nella finale play off pareggiò (2-2) al Bentegodi nella gara d’andata e all’Adriatico perse 1-0 (gol di Ganci), con i biancazzurri di Di Francesco che festeggiarono la promozione in B. Anche con Alfredo Aglietti, l’allenatore degli scaligeri, la tradizione è positiva. Il tecnico toscano, subentrato a Fabio Grosso, contro i biancazzurri non ha mai vinto. In otto precedenti, infatti, cinque pareggi e tre sconfitte per lui tra Empoli, Novara, Entella e, appunto, Verona.

Per la gara di domenica Aglietti sta facendo di tutto per recuperare l’esterno offensivo Antonio Di Gaudio, che ha saltato la gara di andata per un guaio muscolare.
Pillon, invece, dovrebbe confermare lo stesso undici, con l’unica novità che dovrebbe essere nel ruolo di terzino sinistro. Del Grosso, infatti, potrebbe soffiare il posto a Pinto. (l.d.m.)
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