BASKET

Permessi stranieri, indaga la procura Fip

Un ricorso del Basketball Teramo apre un caso favorito da una falla nelle normative federali

PESCARA. Una falla nel regolamento federale rischia di aprire un caso anche nella serie C Silver abruzzese e molisana, dopo che già nelle altre regioni (in primis in Liguria) il problema è stato sollevato. Il Basketball Teramo, infatti, ha inoltrato ricorso contro la presunta posizione irregolare di due giocatori serbi del Nuovo Basket Aquilano in relazione alla partita di C Silver della scorsa settimana. Il giudice sportivo della Fip regionale ha omologato il risultato del campo, che ha dato ragione al Nuovo Basket Aquilano, e, al tempo stesso, ha trasmesso gli atti alla procura federale per gli approfondimenti del caso. I giocatori serbi in questione sono Dusan Ranitovic, classe 1995, e Alex Novakovic, classe 1996, entrambi ala. Ed entrambi tesserati per la prima volta in Italia dalla We’re Ortona (serie B). Ranitovic essendo un over era svincolato ed è stato tesserato dal Nuovo Basket Aquilano; Novakovic, invece, è un under di proprietà della We’re, ceduto in prestito alla squadra del capoluogo.

Fino alla passata stagione gli extracomunitari, quindi anche i serbi, potevano essere tesserati nei campionati regionali solo se in possesso di un permesso di soggiorno per lavoro o per studio, vietando, quindi, l’utilizzo del visto turistico. Da quest’anno è scomparsa questa postilla nel regolamento e quindi i club ne hanno approfittato. Ma il visto turistico ha validità per tre mesi, mentre i campionati vanno avanti per un arco di tempo più lungo. Da qui il caso sollevato dal Basketball Teramo che in pratica va oltre l’aspetto della normativa federale: “Se il visto turistico di un qualsiasi extracomunitario è scaduto, non ha titolo a stare sul suolo italiano e quindi nemmeno a disputare un torneo federale”. Il club teramano della famiglia Di Francesco chiede chiarezza.

Extracomunitari sono in organico al Nuovo Basket Aquilano, all’Airino Termoli, alla Nova Campli e allo stesso Basketball Teramo. «Ma il nostro canadese», sostiene il dirigente Mario Di Francesco, «è in regola perché è tornato in Patria per poi, successivamente, rientrare in Italia». Dall’Aquila parla Roberto Nardecchia che, pur non entrando nel merito della vicenda, afferma: «Noi siamo fruitori di un tesseramento fatto dalla We’re Ortona ed entrambi siamo convinti di essere dalla parte della ragione».

L’indagine della Procura federale cercherà di scoprire se gli extracomunitari sono in possesso di un permesso regolare. E se, eventualmente, sono scaduti o meno nell’arco della stagione. Un’indagine che non riguarderà solo il campionato di C Silver Abruzzo e Molise, perché i casi sono diversi in giro per l’Italia. E c’è una falla nel sistema della federazione pallacanestro la quale quando riceve i documenti per il tesseramento di un extracomunitario non li va poi a verificare. In pratica, i club producono una sorta di autocertificazione. Ora, però, la procura federale è chiamata a fornire delle risposte, perché c’è il ricorso del Basketball Teramo.

Intanto, il Nuovo Basket Aquilano, nella convinzione di non avere nulla da temere, domani ha intenzione di far giocare i due serbi. Va anche detto che la società aquilana ha un forte radicamento nel territorio con i circa 200 tesserati nelle squadre giovanili che sono in testa a quattro dei cinque campionati disputati.

@roccocoletti1

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