IL POSTICIPO

Pescara, è ora di vincere. Pillon in ansia per Fiorillo

Il Delfino deve battere lo Spezia per allontanare gli spettri, il portiere in dubbio. Biancazzurri in campo alle 17.30

PESCARA.Vincere per non affogare nelle acque agitate della zona play out. Poche parole, niente calcoli, ora per il Pescara conta solo centrare il successo. L’ultima gioia ai tifosi biancazzurri, il Delfino, è riuscito a regalarla quasi due mesi e mezzo fa, il 10 febbraio, contro la Salernitana. La classifica si fa sempre più preoccupante e oggi pomeriggio (17,30) la squadra di Bepi Pillon deve battere lo Spezia per sperare nella salvezza diretta. «Dobbiamo andare in campo con le nostre convinzioni cercando di evitare quegli errori che ci hanno fatto subire gol. Servono concentrazione, attenzione e pazienza». Pillon è molto chiaro nei toni e non ammette cali di concentrazione dei suoi che non possono fallire contro il liguri. «Spero nell'aiuto del pubblico, con il Bari ci ha spinto molto e siamo riusciti a riprendere una partita persa». Il tecnico biancazzuro chiama a raccolta tutti, perché «il Pescara è un patrimonio di tutti». Sei giornate alla fine del campionato con quattro scontri diretti e le sfide contro Spezia, appunto, e Venezia, che lottano per altri obiettivi. «Non penso a queste cose», dice Pillon, facendo capire che non ha nessuna intenzione di fare tabelle di marcia o calcoli. «Dico che lo Spezia può ancora ambire ai play off e non ci regalerà nulla. Dobbiamo essere aggressivi, alti e tirare fuori gli attributi», anche se usa un termine più colorito. «Capisco la situazione ma dobbiamo avere coraggio adesso. Non dovremo giocare con timore perché siamo una squadra con tante qualità». Evitando gli errori di Vercelli, che hanno compromesso la partita di martedì, con l’espulsione di Crescenzi dopo appena undici minuti. «Crescenzi si è reso conto subito dell’errore (usa un termine più forte, c..., ndr) che ha fatto, inutile stare qui a rimarcare il tutto. Purtroppo ci ha penalizzati molto perché alla fine, quando abbiamo preso i due gol, eravamo molto stanchi. Fino al punteggio di parità avevamo gestito bene. Non mi è piaciuta l'ultima parte però la prestazione per me resta buona». Prestazione buona, ora però servono i punti per risalire la classifica. Per Bepi Pillon, però, i problemi sono sempre all’ordine del giorno. Campagnaro è ko per una lesione muscolare al polpaccio e ha chiuso in anticipo la sua stagione: «Purtroppo, calcolando i tempi di recupero, è difficile riaverlo. Perdiamo un giocatore importante per esperienza e caratura tecnica». Per il posticipo contro lo Spezia, rientra Coda al centro della difesa in coppia con Perrotta. Balzano, a destra, e Fiamozzi, a sinistra, i due terzini. Centrocampo confermato con Brugman playmaker, Machìn e Valzania mezze ali. Nel tridente offensivo rientra Capone, a sinistra, Pettinari confermato al centro dell’attacco e c’è un ballottaggio tra Falco e Mancuso, con il primo in leggero vantaggio. Pillon, però, nelle ultime ore è alle prese con il rebus portiere. Vincenzo Fiorillo, infatti, rischia il forfait per una contusione che lo ha limitato negli allenamenti. Lo staff medico spera di recuperarlo, altrimenti tra i pali andrà Paolo Baiocco, che, nonostante sia arrivato da poco in biancazzurro, ha scavalcato Luca Savelloni nelle gerarchie. Pillon spera di avere il suo portiere titolare a disposizione contro lo Spezia. «È una squadra quadrata, esperta soprattutto in attacco», dice il tecnico descrivendo l’avversario. «Ho visto Cittadella-Spezia e mi ha fatto una buona impressione. È una squadra molto organizzata». Squadra allenata da Fabio Gallo, vecchia conoscenza del tecnico biancazzurro. «È stato capitano del mio Treviso. Grande stima per lui, sia come allenatore che come persona. Da giocatore era già allenatore in campo», continua Pillon, che in settimana aveva pensato ad un cambio di modulo (4-3-1-2). «Ci ho pensato ma alla fine cambiare può creare confusione visto che c'è poco tempo per fare esperimenti». L’allenatore, infine, indica la rotta per la salvezza. «L'importante è l'approccio alla gara, non dobbiamo avere timore perché le qualità le abbiamo».

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