L'allenatore del Pescara Emmanuel Cascione con il centrocampista Salvatore Aloi

CALCIO / SERIE C

Pescara: bene l'attacco, la difesa è da incubo 

Il cammino nella regular season si è chiuso con 55 punti (10 in meno della passata stagione), il sesto posto in classifica, 55 reti subite e 60 realizzate

PESCARA. Il cammino del Pescara nella regular season si è chiuso con 55 punti (10 in meno della passata stagione nel girone C) e il sesto posto in classifica. Fuori casa 8 vittorie, ma all’Adriatico-Cornacchia ben 6 ko. I numeri della stagione regolare: 16 vittorie (8 in trasferta), 7 pareggi e 15 sconfitte (6 in casa). Decisivi per il piazzamento finale i 32 punti della prima parte di stagione conquistati sotto la guida di Zeman e con un avvio fulmineo che aveva fatto anche illudere l’ambiente.

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Sono stati solo 23, però, quelli ottenuti nel girone di ritorno, una media punti da salvezza risicata e lontana da quella delle big della classifica e dalle recenti rivelazioni (come la Juventus Next Gen).

Tra le cose che hanno funzionato, sicuramente l’attacco, o meglio la fase offensiva: 60 gol fatti (di questi, quasi un terzo dal solo Merola, 17, poi Cuppone 8, Tunjov 7, Cangiano 5 e il trio Accornero-Milani-De Marco 3). Per reti realizzate il Pescara è la quinta squadra più prolifica dell’intera serie C dietro Triestina (61), Avellino (62), Mantova (72) e Cesena (80). Seconda nel girone B dietro la corazzata romagnola promossa in B. Vulnerabile, invece, la fase difensiva, a tratti disastrosa: 55 i gol subiti. Score da retrocessione: quartultima difesa del torneo assieme al Sestri Levante, peggio hanno fatto solo le due retrocesse Olbia e Fermana e la Recanatese (che ha soffiato 6 punti al Delfino) finita ai play out.

Per quanto riguarda invece Merola, il capocannoniere della squadra, con i suoi 17 centri ha fatto meglio dell'ex Lescano, re dei bomber del girone A con la Triestina a quota 16, e ha sfiorato anche la fatidica quota 20, raggiunta invece dal tandem Patierno (Avellino)-Murano (Picerno), i due capocannonieri del girone C. Fuori casa, il Pescara ha conquistato 26 punti (8 successi e 2 pareggi), come il Pontedera prossimo avversario nei play off. Hanno fatto meglio solo la capolista dei record Cesena (43) e la Torres (33). Le vittorie esterne sono state ottenute contro Lucchese, Arezzo, Sestri Levante, Pontedera, Virtus Entella, Spal, Olbia e Fermana (queste ultime due nella gestione Cascione).

In casa il bilancio è, invece, meno brillante: 29 punti, con 8 successi, 5 pareggi e 6 ko. Troppi per poter ambire alle prime posizioni. Basta guardare ai numeri di Cesena (53), Carrarese (50), Torres (42) e Gubbio (38) per capire quanto profondo sia il gap tra il Delfino e i vertici del girone B. Le sconfitte interne sono arrivate contro Cesena, Perugia, Spal, Recanatese, Torres e Ancona: due nel girone d’andata e ben quattro nel ritorno. Il più presente in campo è stato il portiere Alessandro Plizzari, con 37 presenze, tutte da titolare, e un totale di 3.330’. Alle spalle il tandem offensivo Merola-Cuppone, con il primo in campo per 3.030’ e 35 gare da titolare, il secondo per 2.412’, ma solo 29’ volte nell’undici di partenza. Sono sopra quota 30 anche Cangiano (33, 16 dall’inizio, per 1.773’), Brosco (32, 29 dall’inizio, per 2.687’), Mesik (30, 27 dall’inizio, per 2.458’) e Aloi (30, 24 dall’inizio, per 2.145’). Vicini a quota 30 sono arrivati Squizzato (29, 26 volte titolare, per 2.075’), Dagasso (29, 17 da titolare, per 1.611’), Milani (28, 23 da titolare, per 2.055’) e Tunjov (27, 18 da titolare, per 1.494’).

Verso i play off. Martedì prossimo, 7 maggio (orario da definire), inizia il cammino del Pescara, che ospita in gara secca il Pontedera con due risultati su tre a disposizione al 90. Calcio d’inizio alle ore 20,30.

Orlando D’Angelo
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