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Pescara, che intrigo Cacia c’è e Boakye...

Ok del Bologna per il bomber, ma nelle mire della società torna il calciatore ghanese

PESCARA. Che mercato sarebbe senza… il Pescara. Ieri è stata una giornata convulsa, surreale, piena di colpi di scena. In particolare riguardo all’attaccante da consegnare a Massimo Oddo. Nel tardo pomeriggio, infatti, si è riaperta all’improvviso la corsa per Richmond Boakye. Il trasferimento al Paok Salonicco del centravanti preferito dall’allenatore del Pescara è stato bloccato dall’Atalanta che non ha ritenuto congrua l’offerta del club greco. Tuttavia, non è escluso che nelle prossime ore il Paok o altri club, ad esempio il Roda, alzino la proposta. La frenata ha spinto il dg Giorgio Repetto a fiondarsi di nuovo su Boakye avvertendo Daniele Sebastiani. Il presidente del Delfino aspettava notizie da Pescara in compagnia del diesse Peppino Pavone che nel frattempo aveva bloccato Daniele Cacia.

Una serie infinita di telefonate, promesse di ingaggi e cambi di strategia. Andiamo con ordine. Innanzitutto, in mattinata il Delfino ha trovato l’accordo con il Palermo per l’arrivo in prestito di Ahmad Benali che oggi sarà in città. L’ex centrocampista del Brescia ha rotto gli indugi accettando la proposta del Delfino. Poco dopo è partito l’assalto a Cacia.

I dirigenti del Pescara hanno contattato il diesse del Bologna, Pantaleo Corvino, per intavolare la trattativa. La risposta è stata confortante. Non poteva essere altrimenti, visto che il 32enne attaccante verrà messo fuori lista dal tecnico Delio Rossi. Il Delfino ha proposto un ricco contratto annuale (oltre 250mila euro più bonus) con l’opzione per un’altra stagione in caso di promozione in A. Con questa formula il Pescara aveva provato a strappare il sì di una delle punte più richieste della B, dove Cacia ha segnato 102 reti in 262 partite vincendo il titolo di capocannoniere nel 2012-13 (24 reti) con la maglia del Verona. Ma la richiesta del centravanti (oltre 400mila euro all’anno) ha spiazzato Sebastiani che ha preso tempo. Il nome di Cacia ha infiammato l’ambiente pescarese che accoglierebbe il bomber a braccia aperte.

Probabilmente la stessa cosa succederebbe se venisse ingaggiato il brasiliano Amauri. Ieri, infatti, il diesse del Torino, Gianluca Petrachi, lo ha proposto al Pescara. In verità, il dirigente granata ne aveva già parlato con Oddo dopo la sfida di Coppa Italia, ma l’ipotesi non aveva affascinato il tecnico pescarese. Il profilo non convince, ma si sta valutando. Infine, resta calda la pista che porta al barese Francesco Caputo. In ogni caso, i dirigenti pescaresi non si muoveranno fino a quando non si conoscerà il destino di Boakye che rimane in cima alla lista dei loro desideri. Con il ghanese arriverebbe anche Cristiano Del Grosso e Daniele Mignanelli dovrebbe essere girato all’Ascoli. L’arrivo di Benali chiude le porte a Cristian Galano che andrà al Vicenza e a Christian Pasquato, dal momento che Oddo ha scelto di dare seguito al suo disegno tattico che prevede l’utilizzo del 4-3-1-2. In difesa ieri primi contatti con il Cittadella per Michele Pellizzer che ha un contratto fino al 2018. Al momento il dg veneto, Stefano Marchetti, esclude la possibilità di darlo in prestito. Dunque, il Pescara proverà a rilevarlo a titolo definitivo. In uscita, dopo il passaggio di Andrea Rossi alla Salernitana, Riccardo Barbuti è stato ceduto al Lumezzane, mentre Hrvoje Milicevic andrà al Vigor Lamezia (c’è anche L’Aquila). Emanuele Pesoli è vicinissimo al Lecce, mentre Uros Cosic è stato offerto ad un club di A. Amichevole. Questa sera, alle 20,30, test all’Adriatico contro L’Aquila. I biglietti possono essere acquistati al botteghino fino all’inizio della gara e nei punti vendita Ticketone. I prezzi: curva Nord 5 euro, curva Sud (riservata agli ospiti) 5 euro, Tribuna Adriatica 15 euro (ridotti 10), Tribuna Majella 15 euro (ridotti 10). Settore giovanile. Ieri pomeriggio si è svolta la conferenza stampa di presentazione del nuovo convitto per i giovani biancazzurri. Si chiama “Casa D’Annunzio” e già ospita 35 ragazzi del settore giovanile del Delfino.

Giovanni Tontodonati

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