Pescara condannato da otto minuti di follia

La Juve Stabia va a bersaglio tre volte, inutile l’acuto di Laens nel finale.
 
 

CASTELLAMMARE DI STABIA. Gli otto minuti di follia del Pescara. Otto giri di lancette che premiano, forse anche troppo, la scarica elettrica che ha colpito i padroni di casa, ma che infieriscono su Cuccureddu e soci. Corrente in abbondanza per la Juve Stabia prodotta dal trittico Capparella-Peluso-Gaeta; black-out prolungato e condiviso tra le «volte» dei tre reparti in uno stadio Romeo Menti apparso come una bolgia infernale. Colpa dell’emergenza? Forse. Le contemporanee indisposizioni di Bazzani, del virgulto Verratti e di Zeytulaev, strizzano l’occhio all’ultimo arrivato in infermeria: Simon. Al coro degli appiedati si unisce Pisciotta che, da parte sua, porta in dote il fermo del giudice sportivo. Emergenza condivisa, dunque. Proprio per questo mister Cuccureddu alla vigilia del match con i campani aveva puntato tutto su una disposizione di copertura.

Primo imput tattico: infoltire il centrocampo, attaccare gli spazi proprio dove la Juve Stabia pecca di uomini (e anche di idee) e lasciare che Perrulli e Felci assistano il solo Laens sul fronte offensivo.
Fin qui la teoria, la pratica imporrà variazioni sul tema non indifferenti. Chi viene meno è il reparto meno assoggettato dall’emergenza. Il quartetto arretrato pone subito un problema inatteso: lo svantaggio si materializza subito e dopo pochi minuti prende anche il largo. Tre scivoloni, uno dietro l’altro.

Siniscalchi comincia il festival, ma il motivetto da lui presentato piazza un conto salato al Pescara: contatto in area con D’Ambrosio dopo che i biancoblù avevano perso ingenuamente palla nella loro trequarti. Ringrazia Capparella che dagli undici metri apre la giostra del gol. L’ispiratore della manovra della Juve Stabia è Piocelle: due intuizioni per condannare il Pescara al ko tecnico del primo tempo. Prima scorge dalla sinistra Peluso in area: cross pulito, la punta sfrutta lo spazio lasciato libero da Siniscalchi e Vitale con la colpevole benedizione di capitan Pomante.

Peluso non crede ai suoi occhi e beffa Indiveri con un colpo al volo. E non finisce qui, perché il black-out è di quelli che si ricorderanno in futuro. Il Pescara appare nel pallone e concede un ultimo giro di giostra. Questa volta il prescelto è Gaeta, fresco sostituto di Biancolino. L’attaccante capitalizza ancora un lancio in verticale di Piocelle e consegna la frittata nelle mani di Cuccureddu.
Maledette disattenzioni di inizio gara; sotto di tre reti dopo ventitre minuti di gioco. Otto giri di lancette per pregiudicarti i restanti ottantadue.

Anche perché la squadra, come naturale che fosse, s’è subito smontata. Confusione regnante a centrocampo, diversi tocchi mal calibrati, paura di spingere sulle fasce. Risultato? Laens che soffre di solitudine alla ricerca delle occasioni perdute. Nella ripresa Cuccureddu avanza Perrulli a far compagnia a Laens per rendere più ficcante la manovra dei suoi. Qualcosa oltre la siepe si intravede: Camorani tenta di sorprendere Della Corte con una conclusione da fuori, conclusione di Felci dai venti metri, conclusione debole ma da distanza ravvicinata di Siniscalchi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.

Tre indizi che fanno una prova, quella della rete della bandiera. Autore proprio Laens, ispiratore lo stesso Perrulli: cross dalla sinistra del secondo, testa vincente del primo. Manca ancora un quarto d’ora, ma il Pescara non ne ha più, e con la testa è già al doppio turno casalingo. Prima Arezzo (mercoledì), poi Sorrento (domenica), sperando nei recuperi degli infortunati ed esorcizzando black-out inopportuni.

IL TABELLINO

JUVE STABIA - PESCARA:   3 - 1
JUVE STABIA (4-3-3): Soviero (1’ st Della Corte); D’Ambrosio, Rinaldi, Gritti, Marino; Stentardo, Piocelle, Amore; Capparella, Gaeta (22’ st G. Grieco), Peluso (35’ st Monticciolo). A disp.: Vicedomini, Mineo, Barbosa, Cristea. All.: Costantini.
PESCARA (4-5-1): Indiveri; Diliso (12’ st Inglese), Pomante, Siniscalchi, Vitale; Felci (32’ st Stella), Coletti, Ferraresi (22’ st Giordano), Camorani, Perrulli; Laens. A disp.: Prisco, Sembroni, Romito, Scappaticci. All.: Cuccureddu.
ARBITRO: Nasca di Bari.
RETI: pt 15’ Capparella rig., 21’ Peluso, 23’ Gaeta; st 29’ Laens.
NOTE: spettatori: 793 paganti per un incasso di 1.898 euro. Abbonati 1400 per una quota di 14.600 euro. Angoli 4-2 per la Juve Stabia. Ammonito: D’Ambrosio. Recupero: pt 0’; st 4’