Pescara, il nemico in più è un calendario da brividi

Gli avversari delle prossime 5 gare sono Avellino (domenica alle 17), Brescia e Palermo in trasferta, Empoli e Bari in casa. Si va avanti con Epifani

PESCARA. La crisi prosegue e il Pescara rischia di ritrovarsi in guai seri. Le due sconfitte contro Parma e Carpi hanno fatto precipitare i biancazzurri, che ora hanno soli tre punti di vantaggio sul quint’ultimo posto. E all’orizzonte c’è un nemico in più: il calendario. Nelle prossime cinque partite il Delfino giocherà tre volte in trasferta e due in casa. Si comincia domenica sul caldissimo campo dell’Avellino che ha fame di punti (ne ha 34, due in meno del Pescara) e vorrà riscattare il ko subìto nel sentito derby contro la Salernitana. Poi, sabato 25 marzo, all’Adriatico-Cornacchia arriverà la capolista Empoli, mentre giovedì 29 i biancazzurri saranno impegnati in trasferta a Brescia. Seguirà un’altra gara esterna a Palermo, prima del confronto casalingo (7 aprile) con il Bari del pescarese Fabio Grosso. Un ciclo terribile.
Il tecnico sotto esame? La società e l’allenatore si sono confrontati per analizzare la situazione. Massimo Epifani avrebbe bisogno di tempo per trasferire le sue idee alla squadra. Nel match d’esordio contro il Parma ha utilizzato il 4-2-3-1 con scarsi risultati. Per questo ha accantonato subito la soluzione scegliendo il 3-5-2, ma la svolta non c’è stata. I biancazzurri hanno evidenziato qualche timido miglioramento sul piano dell’organizzazione e della grinta, che però non ha evitato al tecnico il secondo ko consecutivo. A questo punto la dirigenza seguirà con particolare attenzione il prossimo impegno e non è escluso che un eventuale passo falso possa mettere a rischio la posizione di Epifani, il meno colpevole della situazione che si è venuta a creare, che, va ribadito, avrebbe bisogno di tempo per dare un nuovo look al gruppo.
La posizione del presidente. Daniele Sebastiani ha ribadito che l’esonero di Zdenek Zeman non è stato dettato da motivazioni tecniche, ma dall’assenza del boemo alla riunione fissata nel giorno successivo alla trasferta col Cittadella. Il maggiore azionista ha optato per la promozione in prima squadra di Epifani, sul quale nutriva e continua a nutrire grande fiducia. Ma il tempo stringe e il presidente si aspetta una prova d’orgoglio e, soprattutto, un risultato positivo nella prossima partita in programma domenica ad Avellino. D’altronde, le sue dichiarazioni al termine della sfida di due giorni fa con il Carpi non lasciano spazio ad interpretazioni. «Da parte dei ragazzi l’impegno c’è stato, ma è chiaro che giocare timorosi e impauriti certo non aiuta». In pratica, secondo il presidente, nonostante l’esonero di Zeman, la squadra non si è scrollata di dosso le paure e continua a esibirsi in maniera troppo impacciata. Presentarsi ad Avellino con un simile atteggiamento significherebbe quasi sicuramente andare incontro a un’altra battuta d’arresto. «Chiedo solo qualcosa in più dal punto di vista caratteriale, gestendo con più cattiveria certi momenti, come fanno tutti i nostri avversari», ha aggiunto Sebastiani. Bisognerà attendere altri tre giorni per vedere se un gruppo, frastornato dagli ultimi accadimenti, riuscirà a trovare fuori gli artigli.
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