Pescara ko: ora è settimo L’Ancona vince senza assilli 

Il Delfino cade all’Adriatico e viene scavalcato in classifica dalla Juve NG

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PESCARA (4-3-3): Plizzari 6; Floriani Mussolini 5 (33’ st Milani sv), Brosco 5.5, Mesik 5; Pierno 6, Tunjov 5 (10’ st Dagasso 6), Squizzato 6; Meazzi 5.5 (10’ st Cuppone 5), Merola 5.5 (16’ st Cangiano 6) Vergani 5.5, Accornero 6.5. A disposizione: Gasparini, Zandri, Di Pasquale, Sasanelli, Capone, Staver, Moruzzi, De Marco, Franchini. Allenatore: Cascione

ANCONA (4-2-3-1): Perucchini 6.5; Cella 6, Pasini 7, Mondonico 7, Martina 6.5 (39’ st Clemente sv); Gatto 7, Basso 6; Paolucci 6 (48’ st Prezioso sv), Saco 7 (26’ st Agyemang 6), Cioffi 7; Spagnoli 8 (39’ st Giampaolo sv). A disposizione: Vitali, Testagrossa, Energe, Marenco, D’Eramo, Pellizzari, Radicchio, Barnabà, Vogiatzis, Moretti. Allenatore: Boscaglia

Arbitro: Madonia di Palermo
Reti: 33’ pt e 4’ st Spagnoli.
Note: spettatori 4.702 per un incasso di 36.509 euro (abbonati 1.639 per un rateo di 9.627,00 euro), ospiti 741. Ammoniti Squizzato, Saco, Perucchini. Angoli: 5-4. Recupero: 3’, 5’.
PESCARA
Il Pescara riscopre le sue fragilità difensive, incassa due reti dal’Ancona e si fa scavalcare in classifica dalla Juventus Next Gen, scivolando al 7°posto. Il pomeriggio poteva essere ancora più brutto se l’Olbia non avesse pareggiato a Pontedera, ma la sconfitta casalinga contro i marchigiani ha lasciato l’amaro in bocca. Finisce 2-0 per l’Ancona all’Adriatico, marchigiani ad un passo dalla salvezza diretta (ci sono 10 punti oggi sulla penultima) ma i progressi fatti dai biancazzurri con Cascione in panchina si sono bruscamente fermati. Anzi, rispetto alle ultime uscite, un bel passo indietro.
Questione di scelte? Bravo Boscaglia a fare scacco matto al Pescara? Difficile dirlo, ma all’Adriatico si respirava una certa delusione e probabilmente va detto bravo all’Ancona per aver saputo limitare prima e colpire dopo un Pescara che senza Aloi e con Merola a mezzo servizio non aveva i soliti riferimenti. Ed in effetti è a centrocampo che l’Ancona ha vinto la partita: trovate spesso le giocate vincenti dietro alla linea del Pescara e occupati bene gli spazi da Saco per vie centrali, Cioffi e Paolucci ai lati per mettere in difficoltà il sistema tattico di Cascione. Eppure il Pescara era partito bene: qualità a sinistra con la catena Accornero - Meazzi - Pierno e vantaggio sfiorato nei primi 5'. Poi dominio delle maglie rosse.
Attimi di apprensione per un malore accusato da un tifoso marchigiano e gara fermata per qualche minuto, l’Ancona in campo trova presto le misure e passa in vantaggio. Cioffi prende posizione a sinistra alle spalle dei centrocampisti biancazzurri e punta Floriani. L’ex Lazio non riesce a tenere l’esterno biancorosso, il cross basso è pericolosissimo al resto ci pensa Spagnoli che con un tocco preciso anticipa Mesik e deposita il pallone all’angolino basso. La gara per il Pescara si fa complicata, l’Ancona si abbassa e chiude ogni spazio.
Accornero diventa l’unico a provare a inventare la giocata ma non ha mai fortuna. All’intervallo Cascione è preoccupato e ha ragione. L’Ancona, dopo aver sorseggiato un buon tè caldo, chiude la partita. C’è la complicità di Brosco e Floriani che non si intendono, Saco ringrazia e mette al centro un cioccolatino che Spagnoli deposita in rete.
Nel frattempo sono entrati i tifosi biancazzurri (rimasti fuori nel 1° tempo dalla curva per protesta contro la società) ma per loro è doccia fredda. Che diventa gelata per Cascione perché il Pescara non sa reagire al doppio svantaggio. Qualcosa di buono si vede con Dagasso e Cangiano. Il nuovo 4-2-4 con Cuppone al fianco di Vergani regala qualche soluzione. La più bella parte dal piede di Accornero che manda Cangiano a tu per tu con Perucchini. Il portiere dell’Ancona salva e le speranze del Pescara finiscono qui.
Ci sono ancora 90’ da giocare con la Fermana, prossimo avversario dei biancazzurri e quasi retrocessa in D, che aspetta il Pescara. Per Brosco e compagni c’è l’obbligo di vincere per avere garantita la prima partita dei play off in casa. Dopo il match disordini all’esterno dello stadio con l’intervento delle forze dell’ordine. Necessario anche l’intervento dei sanitari con le ambulanze per le cure a qualche ferito.
Enrico Giancarli
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