calcio a cinque

Pescara nella storia: è campione d’Italia

I biancazzurri battono il Kaos Ferrara ai calci di rigore (4-3) e conquistano il primo tricolore della storia del club

PESCARA. Il Pescara calcio a 5 è campione d'Italia e porta così il primo storico trofeo nella sua bacheca, concludendo nel modo più bello un campionato vissuto da protagonista. Il team di Iannascoli, già vincitore delle prime due gare, e sconfitto solo ai rigori al terzo atto della finale, chiude definitivamente i conti con il Kaos Futsal in gara 4 e si gode il meritato momento di gloria. La cornice del Pala Giovanni Paolo II è di quelle da ricordare: il palazzetto è vestito a festa ed è tutto un trionfo di drappi, bandiere e palloncini che riproducono i colori biancazzurri e il delfino, simbolo della squadra. A suonare le note dell'inno nazionale c'è la banda di Pizzoferrato, paese che ospita la società pescarese nei ritiri estivi. I sostenitori biancazzurri sono presenti in massa, e ad animare il tifo c'è anche l'associazione Samba Fit, con percussioni ed esibizioni dai ritmi brasiliani. In tribuna anche il presidente del Pescara Calcio, Daniele Sebastiani e l’allenatore Massimo Oddo, con una rappresentativa del club. Ogni cosa sembra preannunciare la festa biancazzurra, anche se la battaglia è ancora tutta da combattere. La gara infatti non parte sotto i migliori auspici: al terzo minuto di gioco Pedotti, incautamente lasciato libero, si trova a tu per tu con Capuozzo e trova la rete dell' 1-0.

Per gli abruzzesi è una doccia fredda, e sebbene le conclusioni verso la porta avversaria non manchino, la cautela prevale e a Canal e compagni sembra mancare la necessaria convinzione per rendersi davvero pericolosi. Il Kaos, invece, si fa vedere di meno in fase offensiva, ma impegna Capuozzo in più di una parata importante. È così che il primo tempo scorre via senza altre reti. La situazione si sblocca solo dopo 10 minuti della ripresa, quando Kakà ostacola la ripartenza di Nicolodi lanciato verso la porta, e rimedia un'espulsione per somma di ammonizioni. In superiorità numerica i biancazzurri non si lasciano sfuggire l'occasione e finalmente pareggiano i conti grazie al gol di Salas. Con il risultato tornato in equilibrio i pescaresi ritrovano maggiore forza e si sbilanciano di più, cercando con continui assalti alla porta di Timm di chiudere la gara. Il Kaos è ora in netta difficoltà e schiera appena può il portiere di movimento nel tentativo di interrompere il gioco dei padroni di casa. Arriva così lo scadere del tempo regolamentare, ancora una volta, come in gara 3, senza vincitori nè vinti e si va quindi ai calci di rigore. Questa volta, però, i biancazzurri sono lucidissimi e impeccabili. Prima Nicolodi, poi Canal, infine Rogerio per la rete decisiva, vanno a segno senza esitazioni, e il Kaos sconta così l'errore di Coco che la manda sul palo al secondo tiro dal dischetto. Il Pescara può cucirsi il tricolore sul petto e la festa, a partire dalla pacifica invasione di campo dei tifosi a caccia di selfie, può cominciare.

Francesca Lupone

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