Pillon insieme alla squadra sotto la curva nord (foto di Giampiero Lattanzio)

PESCARA-PERUGIA / LE INTERVISTE

Pillon: «Due punti persi». Sebastiani: «Bene così» 

L’allenatore: «Ottima gara, ci è mancato un po’ di cinismo per chiuderla»

PESCARA. “Grazie Bepi, Pescara è con te”. Il Pescara pareggia, Pillon vince. Il Delfino ai punti avrebbe meritato più del punticino, ma nell’assedio finale non è arrivata la fiammata decisiva. Desta scalpore lo striscione apparso prima del calcio d’inizio dalla tribuna Adriatica, inneggiante al tecnico biancazzurro. «Fa solo piacere vedere certe cose», dice quasi commosso l’allenatore del Pescara che finalmente dopo giorni di tensioni ha tirato un sospiro di sollievo. «Per me quello di stasera (ieri, ndr) è un vero attestato di stima nei miei confronti. Mi fa molto piacere e mi rende orgoglioso e felice sentire il calore dei tifosi». E poi a fine partita lo stesso tecnico di Preganziol è stato chiamato a gran voce dagli ultrà sotto la curva Nord, trascinato dai giocatori biancazzurri che lo hanno accompagnato a prendersi gli applausi dei tifosi. «Una sensazione bellissima e, come minimo, devo centrare i play off per ringraziare i tifosi. Meritiamo di raggiungere gli spareggi. Quindi, testa bassa e pedalare perché dobbiamo ancora conquistarli. Io sto dando il massimo e, qualsiasi cosa accada, ho la coscienza a posto. Stiamo facendo sacrifici enormi per raggiungere l’obiettivo e dobbiamo farcela tutti insieme».
Il Pescara in casa non perde da oltre due mesi, quando fu il Brescia (2 febbraio), a mandare al tappeto il Delfino con un sonoro 5-1. E ieri la squadra era a un passo dalla vittoria contro una diretta concorrente. «Sono due punti persi. Prestazione ottima, meritavamo di vincere. Devo dire che dopo il vantaggio potevamo chiuderla in tre occasioni, ma c’è mancato quel pizzico di cinismo che può farci fare il salto di qualità. Anche perché», continua Pillon, «il gol del Perugia è arrivato in maniera casuale. La mia squadra ha fatto una grande prestazione, calcolando che tanti giocatoti hanno lavorato poco durante la settimana a causa di vari malanni fisici. Ho visto una squadra di uomini e, soprattutto, che lotta fino alla fine».
Nella prossima partita a Carpi, il giorno di Pasquetta, ci sarà emergenza in difesa, viste le assenze di Gravillon e Campagnaro, infortunati, oltre allo squalificato Scognamiglio. «Nessun problema, mi fido molto di Bettella. È un ragazzo molo interessante e sono sicuro che farà benissimo».

Il presidente del Pescara Sebastiani accanto al presidente onorario Marinelli

Stavolta sulla stessa linea d’onda di Pillon c’è anche il presidente Sebastiani. «Abbiamo preso un buon punto contro una squadra molto forte come il Perugia», afferma il patron Daniele Sebastiani, che non le manda a dire quando gli si fanno notare gli applausi per Pillon e i cori contro di lui. «Tra me e Pillon non c’è nessuna spaccatura», sottolinea il dirigente, che commenta così gli insulti piovuti da una parte dello stadio. «A me dei cori non me ne frega nulla». Chiaro e deciso il maggiore azionista del club biancazzurro, che poi puntualizza. «Pillon è l’allenatore del Pescara ed è giusto che venga acclamato dai tifosi. Non sono mica geloso!». E sulle parole di fuoco nei confronti del tecnico dopo la vittoria con il Palermo, Sebastiani è chiaro: “Col senno di poi direi le stesse cose? Sì, direi le stesse cose. Io con Pillon non ho nessun problema e le cose che penso le ho sempre dette in faccia senza nascondermi. Non sono mai intervenuto nelle questioni tecniche, né ho fatto formazioni, ma da presidente dico quello che voglio». E sulla partita aggiunge: «Calcolando che Memushaj non si è mai allenato e nemmeno Brugman per dei problemi, credo che abbiamo dato una grande dimostrazione. Sulle loro qualità non si discute e contro il Perugia hanno fatto grande partita. Come il resto della squadra. Siamo stati molto corti e non abbiamo rischiato nulla». E sul futuro di alcuni elementi, specie i giovani in prestito come Sottil è sicuro. «Se Sottil gioca con una certa continuità avrà possibilità di restare anche il prossimo anno. Stesso discorso per Bettella».
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