Gaston Brugman, 27 anni, capitano del Pescara

VENERDI' SERA PERUGIA-PESCARA

Pillon punta sul fattore campo 

Tre sfide all’Adriatico nelle ultime cinque gare: il Delfino deve difendere un posto nei play off

PESCARA. Cinque esami per non buttare al vento un’annata. Dopo il successo di mercoledì scorso contro il Palermo, un posto nei play off sembrava in cassaforte. Al contrario, lo stop di due giorni fa ad Ascoli ha rimesso tutto in discussione. Il Pescara ha perso solo un punto sulla nona in classifica (la prima esclusa dagli spareggi promozione) che ora non è più il Cittadella, ma lo Spezia. Nei confronti dei liguri il Delfino può vantare anche una migliore classifica avulsa.
Tuttavia, rispetto alle inseguitrici (Perugia, Cittadella e Spezia) l’undici di Bepi Pillon ha giocato una partita in più, per cui in futuro il vantaggio potrebbe assottigliarsi. Ecco perché l’anticipo di venerdì sera contro il Perugia all’Adriatico (ore 21) assume una valenza fondamentale per il prosieguo del torneo. In caso di vittoria, l’accesso ai play off non sarebbe più in discussione, ma un eventuale passo falso rimescolerebbe le carte e potrebbe aprire scenari preoccupanti. Non solo riguardo alla corsa verso l’obiettivo finale, ma anche nel rapporto tra Pillon e Sebastiani. Tra i due, ormai è noto, c’è poca sintonia sulla tattica e sull’utilizzo dei calciatori. E una battuta d’arresto con gli umbri potrebbe mettere a rischio la posizione del tecnico, nonostante l’ottimo lavoro svolto fin dal suo arrivo in panchina un anno fa. Dopo il match con gli umbri, il Pescara affronterà il Carpi in trasferta, il Verona in casa, poi osserverà il turno di riposo prima di chiudere la stagione regolare con le sfide contro il Venezia fuori casa e la Salernitana (11 maggio) tra le mura amiche.
Il fortino. Sul buon esito della volata finale potrebbe incidere il calendario che nelle ultime cinque gare vedrà impegnato il Delfino tre volte in casa e due in trasferta. Proprio allo stadio Adriatico la squadra ha costruito il suo bel cammino ottenendo 33 punti in 15 gare (dieci vittorie, tre pareggi e due sconfitte). In B solo Brescia (36 punti) e Lecce (34) hanno fatto meglio. Il problema, semmai, ha riguardato gli impegni lontano dall’Abruzzo: 15 punti in 16 gare e quattro ko nelle ultime 4 uscite esterne: troppo poco per ambire alla promozione diretta. A tutto ciò va aggiunta l’inconfutabile flessione mostrata dal Delfino nella seconda parte del campionato. Nelle prime 13 giornate del girone di andata i biancazzurri hanno totalizzato 23 punti, mentre nel girone di ritorno il bottino è sceso a 16. Numeri che testimoniano un’involuzione palese e che rischiano di mettere a rischio la partecipazione ai play off. Sarebbe davvero un peccato rovinare una stagione emozionante che fin dall’inizio ha visto Brugman e compagni protagonisti nei piani alti della classifica.
Brugman in dubbio. Ieri, alla ripresa degli allenamenti, proprio il capitano aveva tutti i fari puntati. Ma chi si aspettava un suo rientro in gruppo è rimasto deluso. Brugman non ha ancora smaltito la forte contusione al polpaccio e la sua presenza venerdì non è scontata. C’è ottimismo sul recupero, però la situazione verrà monitorata con calma. Il tecnico e lo staff sanitario non hanno alcuna voglia di forzare i tempi per evitare guai peggiori. Nessuna chance di recupero, invece, per Campagnaro che proverà a rientrare il 22 aprile a Carpi. Insieme all’argentino salteranno l’anticipo anche Bettella e Del Sole.
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