«Servono umiltà e cattiveria»

Di Francesco: avevo raccomandato ai ragazzi di non sentirsi bravi

TERNI. Mastica amaro, Eusebio Di Francesco. L’espressione delusa del tecnico biancazzurro basta e avanza per fotografare lo stato d’animo, dopo la sconfitta e senza la possibilità di aggrapparsi ad alcun alibi. Si tratta del primo passo falso in panchina, a Pescara, per l’ex centrocampista della Roma. «Mi aspettavo maggiore agonismo, più cattiveria da parte dei ragazzi». Va subito al sodo l’allenatore, che aggiunge: «Dobbiamo lavorare di più e meglio».

«In settimana, ai ragazzi ho raccomandato di non sentirsi bravi. E di mantenere sempre l’umiltà necessaria per fare bene in questi campionati. Gli episodi, tra gol ed espulsioni, ci hanno tagliato le gambe. Ma anche noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità. Ad esempio, l’espulsione di Ganci non può essere accettata. E il giocatore lo sa bene».

Resta il problema che il Pescara non tira in porta. E senza indirizzare la sfera tra i pali il gol non arriverà mai. «Questo lo sappiamo», ha detto Eusebio Di Francesco, «stiamo lavorando tanto per colmare le nostre lacune, evidentemente non basta. E, quindi, dovremo lavorare ancora di più. Avevamo impostato la gara sui tagli degli attaccanti esterni. Sansovini nel primo tempo si è procurato due occasioni, ma è stato fermato dall’assistente per dei fuorigioco quantomeno dubbi. Purtroppo, il problema esiste. E dobbiamo lavorare per trovare una soluzione. Bonanni? Credo che ci possa dare una mano».

Il Verona, nel frattempo, se ne va. «Ma noi dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi. E spero che questa sconfitta ci serva da lezione. Dobbiamo restare umili e correre, solo così potranno emergere le qualità tecniche». Di buono c’è la tenuta fisica. «Abbiamo fatto la partita fino alla fine in nove. Figurarsi quello che potevamo fare in undici. E’ questo il mio grosso rammarico, tanto più se si considera che ho visto la squadra viva e decisa a recuperare lo svantaggio».

Alle porte la sfida casalinga contro il Portogruaro, da affrontare ancora una volta in formazione rimaneggiata. «Confido nella reazione dei ragazzi. In più avremo un’altra settimana per lavorare e accrescere la condizione atletica di Bonanni e Soddimo che ci possono dare una mano».
Il tecnico rossoverde, Emanuele Domenicali, si frega le mani. «Questa vittoria è fondamentale per la Ternana, al di là dei risvolti legati alla classifica, perché può accrescere l’autostima di un gruppo che sta facendo progressi di domenica in domenica». E che grazie alla seconda vittoria di fila è salito fino al secondo posto. «Penso che il successo sia stato meritato, anche perché il Pescara, al di là del possesso palla, non ci ha creato problemi».

Sorride a metà Massimo Bonanni, l’ala biancazzurra entrata nella ripresa. «Non siamo stati brillanti nella prima ora di gioco. Ma qualche opportunità l’abbiamo avuta. Purtroppo, siamo stati frenati da alcuni fuorigioco inesistenti che hanno spezzato le nostre azioni sul punto di essere finalizzate. Per noi era una gara importante, ma resto dell’avviso che il campionato è lungo. Quindi possiamo recuperare terreno, anche se dobbiamo guardarci le spalle. Il Verona muove la classifica, ma le altre non stanno a guardare. Certo fa rabbia perdere uno scontro diretto che, anche in nove uomini, abbiamo rischiato di riacciuffare per i capelli». Già, fa proprio rabbia.