Solo un pari, la Juventus sbatte sul palo 

Vlahovic impreciso, finisce senza gol il derby con il Torino. Pari anche per il Bologna, al Lecce lo scontro salvezza con l’Empoli

TORINO. Sotto la Mole comandano le difese, il derby tra Toro e Juve finisce 0-0. Un tempo per parte e un punto ciascuno. La Juventus è più pericolosa nei primi 45 minuti, il Torino domina la ripresa. Alla fine il derby della Mole finisce in parità e senza gol. Le difese – e i difensori (da Buongiorno a Bremer) – hanno la meglio sugli attacchi. A Zapata viene annullato una rete e Lazaro dopo il novantesimo sfiora il gol vittoria, mentre Vlahovic in avvio di gara spreca due chance nitide (palo e gran parata di Milinkovic). Così, a conti fatti, la Signora rafforza il terzo posto (il Bologna resta a quattro lunghezze avendo pareggiato 0-0 con il Monza) e aggiunge un altro mattoncino sulla via della corsa Champions. Mentre i granata ripartono dopo la sconfitta di Empoli e tengono in vita il sogno europeo.
Le scintille di Superga. Vigilia del derby caratterizzata già nella notte, quando i Drughi bianconeri hanno scelto Superga, luogo sacro per il Toro e per i granata dal 1949 con la tragedia del Grande Torino, per esporre tre striscioni di sfottò. «La mancanza di rispetto verso luoghi di memoria storica e insulti gratuiti presso luoghi istituzionali sono entrambe manifestazioni che condanniamo e che si commentano da sole» la secca condanna della Juve sui canali ufficiali.
Allegri. «Mancano sette punti al traguardo Champions che era e resta il nostro obiettivo. Potevamo fare meglio in avanti», ha detto Massimiliano Allegri, tecnico della Juve. Che rischia di perdere Tek Szczesny per qualche partita. L’estremo difensore polacco ha rimediato negli ultimi minuti una brutta botta al naso: nelle prossime ore farà accertamenti al J Medical, potrebbe trattarsi di una frattura alle ossa nasali.
Giuntoli sul futuro. Allegri «ha un anno di contratto, sta facendo un lavoro importante con i ragazzi e a fine stagione ci metteremo seduti come ogni anno deve fare una società con il suo allenatore». Lo ha detto il direttore tecnico della Juventus Cristiano Giuntoli. «Col mister abbiamo parlato di tanti calciatori per il futuro, ma in questo momento non sappiamo chissà quali piani fare perché il nostro budget è determinato dalla qualificazione alla Champions e ci sono troppe variabili ancora aperte per pianificare adesso il futuro della Juve».
Il Lecce va. Nel giorno in cui la copia della statua di Sant'Oronzo, patrono della città, ritrova il suo posto dopo cinque anni e torna a svettare sulla colonna posizionata nell'omonima piazza, il Lecce, grazie a una zampata di Sansone nel finale di gara, batte 1-0 l'Empoli, diretta concorrente per la corsa salvezza, e raggiunge quota 32, a +6 sulla zona rossa. L'Empoli, a cui non è bastata una grande prestazione del portiere Caprile, resta fermo a 38 punti, ma ha il rimpianto del gol annullato in avvio a Cerri, per una presa del proprio portiere fuori area a inizio azione (l'arbitro Mariani, richiamato al Var, annulla). I salentini conquistano tre punti fondamentali e possono guardare con maggiore serenità ai prossimi impegni, mentre per i toscani la rincorsa salvezza è ancora nel pieno della bagarre.
Angelo Caradonna