juventus in campo lunedì 

Spazio a Rugani e Bernardeschi Chievo, resta la penalizzazione

TORINO. Dal caldo di Gedda al freddo umido della Continassa. La Juventus reduce dal successo della Supercoppa si ri-ambienta nel clima italiano, dopo il giorno di riposo concesso da Allegri. Intenso...

TORINO. Dal caldo di Gedda al freddo umido della Continassa. La Juventus reduce dal successo della Supercoppa si ri-ambienta nel clima italiano, dopo il giorno di riposo concesso da Allegri. Intenso il programma deciso dal tecnico bianconero in vista del match di lunedì (ore 20,30) con il Chievo. Si è allenato con il gruppo Douglas Costa, che in Arabia Saudita aveva sofferto di crampi, mentre Pjanic (che è anche squalificato) e Bentancur hanno seguito il programma di terapie per smaltire gli acciacchi. In mediana sarà Emre Can il regista con Khedira e Matuidi mezze ali, mentre Bernardeschi è l’indiziato per il ruolo di scudiero di Dybala e Ronaldo. In difesa Chiellini resterà a riposo e al suo posto giocherà Rugani accanto a Bonucci. Probabile panchina anche per Cancelo che verrà rimpiazzato da De Sciglio. La Supercoppa vinta a Gedda battendo il Milan con un gol di Cristiano Ronaldo, sarà sollevata al cielo lunedì davanti al pubblico dell'Allianz Stadium dai giocatori bianconeri prima del riscaldamento pre-partita.
Qui Chievo. I veneti speravano di presentarsi a Torino non più da ultimi della classe, invece il collegio di garanzia dello sport ha respinto il ricorso (dichiarandolo inammissibile) contro la decisione assunta dalla Corte Federale d'Appello e confermato la sentenza del 5 novembre «consistente nell'ammenda pari a 200.000 euro e nella penalizzazione di tre punti in classifica, da scontare nella stagione sportiva in corso». Dunque, il Chievo resta fanalino di coda con 8 punti a -2 dal Frosinone. Contro la Juventus Di Carlo in attacco si affiderà alla coppia Stepinsky-Pellissier.
Parla Ventura. «La scelta di accettare il Chievo è stata fatta per una questione di amicizia», ha detto l’ex tecnico gialloblù e della Nazionale Gian Piero Ventura. «C’erano due grandi problemi. Uno quello della condizione: avevamo sette giocatori infortunati. E poi la penalizzazione che aveva creato difficoltà sotto l’aspetto mentale». Ventura ha poi commentato le parole di Sergio Pellissier che lo aveva attaccato duramente dopo le dimissioni. «Quello che ha detto Pellisier il giorno dopo il mio addio era dettato dalla rabbia e dalla delusione», ha detto l’ex ct azzurro.