Targa Presider, si impone una Austin

Avezzano, prove di regolarità sui tornanti del Parco Sirente-Velino. In gara l’Isotta Fraschini del 1925 che guidò Churchill

AVEZZANO. Si infilano nel Parco come dardi fiammeggianti. Assecondano le traiettorie dei tornanti, sbucano sui rettilinei accompagnati dal suono rombante dei cilindri. Le auto d’epoca, le signore della strada, hanno onorato la VI edizione della Targa Presider.

La classifica assoluta vede in testa l’equipaggio Paradisi-Marano alla guida di una Austin Healey 100 BN1 del 1954. Secondo posto per il quotato duo Spataro-Grimaldi a bordo di una Mg Tc del 1949 che ha lasciato sul terzo gradino del podio la coppia Giansante-Toro su una Ermini 1100 sport del 1946.

Il premio Targa Presider viene attribuito all’equipaggio che si è meglio disimpegnato nella varie prove di regolarità. La Coppa Di Lorenzo, assegnata dopo la prova sul circuito cittadino che si è svolta sabato pomeriggio ad Avezzano, è andata al duo Giansante-Toro, seguito da Paradisi-Marano e dall’equipaggio Brozzetti-Pacifici al volante di una Om 665 SSMM del 1930. Questa auto, con Brozzetti al volante, si è piazzata ai primi posti della Mille Miglia di quest’anno.

Ieri la seconda giornata ha preso il via da via Napoli. Il Trofeo Micangeli, rievocazione della cronoscalata Avezzano-monte Salviano, se l’è aggiudicata ancora la coppia Brozzetti-Pacifici, seguita da Spataro-Grimaldi (quest’ultima è Francesca, la conduttrice del Tg1) e da La Bella-Mangiacapra, a bordo di una Porsche 356B Convertibile. Le gare di regolarità non hanno presentato problemi e i 61 equipaggi hanno attraversato la Marsica e il Parco Velino-Sirente passando per Cese, Cappelle dei Marsi, Forme, Santo Iona, Ovindoli, Rovere e Rocca di Mezzo. Quindi prove di regolarità nel piazzale della Magnola e discesa verso Celano, puntando poi su Paterno e sul centro smistamento merci per l’ultima prova di regolarità. Organizzazione impeccabile e niente ostacoli. Tra le curiosità la partecipazione alla gara del sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, con Agostino Occhiuzzi navigatore, che hanno ottenuto un buon piazzamento. Addirittura 150 le richieste di partecipazione che hanno costretto gli organizzatori, con Felice Graziani in testa, a selezionare le auto, tutte rigorosamente scoperte (le cosiddette barchette). La Targa Presider ha assunto anche connotati internazionali: tre equipaggi sono giunti addirittura dagli Stati Uniti, e precisamente da New York, dalla Spagna e dall’Inghilterra. «È stata una grande emozione», sottolinea Graziani, «vedere la qualità degli equipaggi, le auto, tutte di grande valore storico, sfrecciare dentro la città. Oltre agli stranieri, in due sono arrivati dalla Sicilia affrontando un viaggio lunghissimo per un’auto d’epoca. Il pubblico si è divertito scegliendosi l’auto da tifare».

In Italia i più importanti circuiti cittadini sono tre: a Bari, ogni due anni, a Brescia e ad Avezzano. Sono stati mobilitati tantissimi volontari, che hanno transennato i 2mila metri del percorso con 10mila metri di nastri griffati Targa Presider. La due giorni rientra nel calendario dell’Asi (Automotoclub storico italiano) ed è organizzata dal Jaguar drivers club, presieduto da Aldo Agata. Era presente il presidente della commissione manifestazione Asi, Pietro Piacquadio. «Il prossimo anno», rilancia Graziani, «vorremmo aumentare la spettacolarità organizzando una gara in notturna che sarebbe la prima e unica in Italia. Pensate che quest’anno abbiamo ospitato auto abruzzesi che hanno disputato Gran Premi di Formula Uno negli anni 50 come la Taraschi Urania su cui ha corso Maria Grazia De Filippi, la prima pilota donna in Formula 1, e la Taraschi Giaur». Nel parterre anche la Isotta Fraschini del 1925, che fu guidata, tra gli altri, da Mussolini e da Churchill. Oltre al circuito cittadino si punterà sulla Notte bianca dei motori con negozi aperti e gente in giro. In più un percorso turistico nei centri della Marsica con una formula innovativa legata all’arte. La manifestazione, ideata dal cavalier Donato Lombardi, è resa possibile grazie agli eredi Micangeli e alla dottoressa Lucia Di Lorenzo. Finale con cena al museo Di Lorenzo sabato sera e pranzo a Villa Le Castagne ieri.

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