Tedino: «Bravi, atteggiamento giusto» 

Il tecnico plaude i suoi ma avverte: «Non abbiamo fatto niente, c’è da lavorare»

GUBBIO. Primo tempo vicino alla perfezione, ripresa con qualche sofferenza di troppo. Ma alla fine il Teramo la pagnotta la porta a casa nella “strana” trasferta del “Barbetti” (in realtà era il Teramo formalmente a giocare in casa). E Bruno Tedino, dopo aver sbollito un po’ di tensione sfociata nell’immediato post partita in qualche parola di troppo a bordo campo («Cose che capitano, è iniziata e finita lì senza alcuno strascico…»), è lucido nell’analisi dei 90 minuti che consegnano ai biancorossi la qualificazione al turno successivo. «Siamo un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, sappiamo bene che c’è un gap da dover colmare rispetto alla concorrenza»,esordisce, «per cui mi prendo molto del buono che c’è in questa serata di metà agosto. Abbiamo affrontato una squadra tosta e quello che volevo più di ogni altra cosa era disputare una partita “vera”, cosa che sul campo è successa. Ho visto un Teramo concentrato e pronto a tutto pur di vendere cara la pelle. Ho visto il giusto atteggiamento e tanto temperamento, forse a volte anche troppo rispetto a quanto richiesto. Ci eravamo preparati bene, poi col passare dei minuti la condizione fisica di molti elementi è venuta un po’ meno e siamo andati in difficoltà, ma l’avevamo messo in preventivo. Mi tengo stretto il risultato e ancora la prestazione. Soprattutto torno a casa felice e contento perché mi dicono che non si è fatto male nessuno, e questa è la cosa più importante».
A chi gli chiede cosa non ha funzionato nella ripresa, Tedino risponde senza indugio: «Siamo stati rinunciatari, ci siamo accontentati di gestire il vantaggio anziché provare ad affondare e fare nuovamente male a un avversario che inizialmente qualcosa ci aveva concesso. Se giochi con minor voglia di vincere, limitandoti a controllare le cose, il rischio di farsi male da soli è sempre in agguato».
Osservati speciali alcuni dei volti nuovi, vedi Lasik e Cianci. «Richard viene da un anno nel quale non ha mai messo piede in campo, dunque necessita di ritrovare il ritmo partita. Pietro si è aggregato da qualche giorno e quindi è un po’ più indietro rispetto agli altri, ma sono sereno perché vedo tutti allenarsi con grande impegno e dedizione e quindi so che è solo una questione di tempo prima di vedere i ragazzi tirati a lucido. Andare avanti in Coppa, oltre a fornirci maggiore coscienza dei nostri mezzi, servirà ad alcuni elementi per affinare la condizione quando la stagione sarà già entrata nel vivo e questa cosa non la sottovaluto affatto. Ora serve solo pazienza e impegno in tutto quello che si fa quotidianamente. Il precampionato ci ha detto che siamo sulla buona strada, ma pure che la stessa è lunga e tortuosa. Veniamo via felici da Gubbio», conclude Tedino, «ma consapevoli di non aver fatto nulla e di doverci guadagnare sul campo rispetto e ammirazione».
MERCATO. Si registra un sondaggio della Virtus Francavilla per Saveriano Infantino, che appare sempre più vicino a lasciare il Teramo.
QUI GUBBIO. Quello col Fano era stato più simile a un allenamento (i marchigiani s’erano presentati con la Berretti…), il primo tempo contro il Teramo ha contribuito a riportare tutto l’ambiente eugubino con i piedi per terra. Il tecnico Federico Guidi dice: «Sapevamo che sarebbe stata dura contro un avversario di grande caratura, peccato però aver regalato due gol facili facili nei primi 20’ a una squadra che non aveva certo bisogno di aiuti. Mi consolo con quanto fatto vedere nei restanti 70’ di partita: osservare i giocatori avversari sparare via il pallone in tribuna per evitare guai peggiori è un segnale che mi lascia ben sperare per il futuro».