lega pro

Teramo, nella festa del gol si tiene l'8° posto

Il Teramo di Vivarini chiude la sua stagione con un pirotecnico 3 a 3 in casa del Pontedera. Gli abruzzesi tornano a far punti dopo due ko consecutivi. Bene i giovani

PONTEDERA. Il Teramo di Vivarini chiude la sua stagione con un pirotecnico 3 a 3 in casa del Pontedera. Gli abruzzesi tornano a far punti dopo due ko consecutivi: serve anche alla classifica, per conservare l’ottavo posto e la qualificazione alla Tim Cup, servirà per il morale e per un'eventuale ricostruzione che dovrà partire dai giovani che Vivarini ha deciso di lanciare nell'ultimo atto di una stagione travagliata e difficile.

Pontedera - Teramo è la sfida tra la rivelazione (i padroni di casa) e la delusa del girone. Il tecnico del Teramo aveva detto di aspettarsi qualcosa in più dalla stagione e, prima di prendere la sua ultima decisione, chiude il campionato con una prestazione sufficiente. E con tanti giovani in mezzo al campo, espressione di un calcio che si vede sempre meno nel nostro Bel Paese. C'è Tini in mediana (classe '97), c'è Monni in avanti (classe '96) e poi c'è pure spazio per Palestini nella ripresa (classe '99, il più giovane in campo). Lunga anche la sfilza dei '93 e '94 per un Teramo che dimostra di non voler regalare nulla al Pontedera: salve entrambe, con i padroni di casa che vogliono entrare nella storia e regalarsi il miglior piazzamento mai raggiunto in Lega Pro (il settimo posto, poi mantenuto ai danni proprio del Teramo). C'è ritmo da subito ma non ci sono sbocchi: i 3-5-2 degli allenatori finiscono per annullarsi perchè gli schieramenti si trasformano sempre in blocchi con le difese a cinque in fase di non possesso. Ed allora le giocate individuali «rischiano» di fare da subito la differenza: palo di Di Paolantonio (4') e dopo un solo giro di lancette Tazzari, con un punizione dal limite, fa la barba al palo. Si vive di episodi e nonostante non ci sia nulla da chiedere si percepisce un minimo di tensione che non lascia osare nessuna delle due. Ci prova il Pontedera a rompere il ghiaccio ma Perrotta è super a chiudere su Scappini e poi, pochi istanti prima dell'intervallo, i padroni di casa vanno in letargo con leggero anticipo. Di Paolantonio ha la fortuna di trovare sulla via della sua conclusione la deviazione di Videtta (41'), poi Monni su assist da terra di Cruciani è freddo a due passi da Citti (44') e il Pontedera, in un batter d'occhio, si ritrova sotto di due gol. Il Teramo spreca, s'addormenta e stacca pure un po' la spina. Il Pontedera ritrova sulla via del gol Perrotta (ancora su Scappini al 55') che però nulla può sul colpo di testa di Della Latta su angolo. S'infiamma la gara e il Teramo accusa il colpo, si rimette dietro e si chiude a riccio affidandosi prima ai guantoni di Tonti (che si supera su Tazzari e Cannoni) e poi all'inserimento di Cecchini, «difensore goleador» che sfrutta l'arrembaggio del Pontedera per colpirla (65'). Se c'è qualcuno che però vuole togliersi uno sfizio, quello è il Pontedera: che rimette palla al centro, segna subito con Kabashi (66') ed inizia a sparare verso la porta di Tonti. E' Cannoni ad inventarsi il pari dai 25 metri. Per i padroni di casa una rimonta che sa di successo, il Teramo si consola con la qualificazione alla Coppa delle grandi.

Marco Bagnoli