Tercas Teramo in campo C’è una Roma in ascesa sulla strada della salvezza

TERAMO. Oggi la Banca Tercas Teramo può chiudere il discorso salvezza, almeno virtualmente. Può lasciare addirittura aperto un piccolo spiraglio per tornare in corsa verso i play off, anche se non è questo l’obiettivo del momento. Oggi la Tercas Teramo deve però battere una Roma in ascesa, capace di far fuori Siena e Montegranaro, che non è minimamente paragonabile alla squadra in piena crisi di identità che i biancorossi stracciarono al Palaeur nella gara di andata.

Una squadra rigenerata dalla cura Boniciolli, che ha fortemente bisogno dei due punti per non staccarsi dal gruppo play off e che non vince al Palascapriano da tre anni. Un dato statistico, quest’ultimo, che può significare tutto e niente a seconda del punto di vista da cui lo si guarda: per la Lottomatica può rappresentare un stimolo in più per ribaltare una tradizione negativa, per quanto recente; per i biancorossi la spinta ad allungare ulteriormente questa striscia positiva con l’avversario odierno. Vale quel che vale, quindi.

Più che alle curiosità numeriche è meglio affidarsi alla realtà di una squadra che negli ultimi tempi ha trovato un preciso punto di riferimento nel play Jacopo Giachetti. Anche lui in crisi di identità nella prima fase della stagione, ma che con Boniciolli sembra aver ritrovato fiducia in se stesso. Non a caso il coach triestino lo sta facendo partire sempre in quintetto e il play lo sta ripagando con 14 punti di media nelle ultime sei gare. Sarà molto interessante, quindi, vedere oggi il confronto con Poeta, peraltro ancora acciaccato.

I numeri dicono che in questa stagione, anche se con un minutaggio inferiore rispetto al play biancorosso, Giachetti è micidiale dalla lunetta (92,5% contro il 74,2% di Poeta), tira da tre col 33% (Poeta ha il 36,5%) e da due col 62,5%, contro 41,9% del giocatore biancorosso. Ma soprattutto sarà interessante vedere come sapranno far girare le loro squadre, se e come riusciranno a tenere il ritmo che gli verrà chiesto dai rispettivi allenatori.

Nel settore lunghi a un Jesse Young fuori causa per almeno un paio di settimane tra i biancorossi, risponde un Hutson e mezzo servizio nella Lottomatica: l’ala-centro della Roma a Teramo ci sarà, ma partirà dalla panchina per i postumi di un infortunio. Capobianco dovrebbe iniziare con Stanescu sotto i tabelloni, mentre nel settore esterni c’è la conferma di Hoover nel ruolo di guardia (se la vedrà con il talentuoso Jaaber) e Diener ala picola al posto di Bobby Jones, che da titolare inamovibile ultimamente entra in campo sempre dalla panchina.

Ormai è questo l’assetto iniziale preferito da Capobianco, con Jurak e Stanescu che si alternano nello starting five in attesa del recupero di Young. Completano il quintetto della Lottomatica Gigi Datome, che insegue il traguardo dei 1000 punti in serie A (gliene mancano 28), il nuovo arrivato Dragicevic, ala forte di grande fisicità e tecnica, e il centro Angelo Gigli. Ma a preoccupare è anche la panchina della Roma, più lunga, tecnica ed esperta di quella biancorossa: oltre al già citato Hutson, ci sono Tourè, Crosariol, De La Fuente, Vitali, Winston e Tonolli.

«Sarà durissima»: è netto il parere di coach Capobianco, che considera «impressionante il loro livello fisico, così come la capacità che hanno in difesa di mettere pressione e giocare sulle linee di passaggio. Su questa grande intensità nella propria metà campo la Lottomatica poggia per costruire il suo grande punto di forza, il contropiede con tutti i 5 giocatori».

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