Biancorossi a meno 17, poi rimontano e vanno sopra di 7 punti. La resa arriva nell’ultimo minuto

Tercas Teramo, missione fallita

Doveva essere la partita del rilancio, ma è Cantù a strappare i due punti

TERAMO. Altro che partita del riscatto. Altro che rilancio in classifica. La Banca Tercas Teramo butta via una buona occasione d’oro per tornare a vincere: non che fosse facile, ma giocare in casa contro Cantù non sembrava certo un impegno proibitivo.
Lo è diventato quando il Teramo è riuscito a tirare fuori la peggiore prestazione della sua stagione, con un primo tempo assolutamente inguardabile che l’ha portato all’inizio della seconda parte di gara ad accusare un passivo di 17 punti: roba mai vista al Palascapriano.

Poi i biancorssi, trascinati da un Amoroso stratosferico, hanno avuto un’impennata di orgoglio, riuscendo non solo a ricucire uno svantaggio così pesante, ma anche a portarsi sopra di 7 punti. Il Teramo dell’anno scorso quei punti li avrebbe messi in cassaforte, ieri invece non sono bastati: un ultimo minuto sconclusionato dei biancorossi ha permesso ai canturini di portarsi a casa due punti fondamentali verso i play off, un obiettivo che ormai per la Banca Tercas sta diventando sempre più un miraggio. Aritmeticamente tutto è ancora possibile, ma questo Teramo, se non trova un cambio di marcia, non può puntare ad altro che ad un’onorevole salvezza.

Teramo-Cantù è stata una partita a tre fasi distinte, e ciascuna ha fatto storia a sé. L’unica costante è stata la prestazione di Markoishvili, l’ala georgiana di Cantù che ha martellato i teramani in tutti i 31 minuti in cui è stato in campo. La prima fase è la più lunga e deprimente e va dalla palla due fino al secondo minuto del terzo quarto, quando il tabellone segna il 31-48 del massimo vantaggio della squadra lombarda. A un Teramo svagato e senza nerbo, a cui Poeta non riesce a dare un ordine, i biancoblù oppongono una difesa attenta, con una puntuale secuzione del tagliafuori, e la vena del georgiano che al riposo ha già 15 punti a referto.

Sotto di 10 al ritorno in campo, i biancorossi precipitano subito a meno 17, ma è in quel momento che comincia la seconda fase: Amoroso è devastante, Jones difende come un ossesso, ma è l’intero quintetto che si mette a pressare a tutto campo e non lascia respirare gli avversari. Si va avanti così anche nell’ultima frazione e quando mancano sei minuti alla sirena Teramo sorpassa: 63-62. Poi ancora Amoroso e Hoover spingono i biancorossi sul più 7 (72-62) a 70 secondi dal termine.

Terza fase: breve ma devastante. L’attenzione del Teramo viene meno e Markoishvili mette dentro due bombe per il 72-71; Poeta penetra ma non segna, Green invece penetra e segna per il 72-73 a sei secondi dalla fine. L’ultimo possesso è del Teramo, ma Hoover tira sul ferro.

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