CICLISMO

Tour de France, l’abruzzese Cataldo cade e si ritira 

Il corridore di Miglianico si frattura il polso sinistro. Il tedesco Kittel infila la quinta vittoria: è lui il re delle volate

PARIGI. Dopo il poker, ecco la cinquina. Marcel Kittel si fermerà solo oggi e solo perché la strada ricomincerà a salire, altrimenti avrebbe continuato ad aggiudicarsi sprint su sprint, a mettere in fila rivali vecchi e nuovi, forti e meno dotati nello spunto finale. Cinque vittorie quest'anno, 14 in tutto al Tour de France (nessuno come lui, dopo il sorpasso a Erik Zabel, fermo a 12), uno strapotere assoluto, indiscutibile, che forse solo un Sagan o un Cavendish avrebbero potuto in qualche modo contrastare e che solo il campione nazionale francese Arnaud Demare è riuscito a interrompere, aggiudicandosi la 4ª tappa, quella con arrivo a Vittel. Altrimenti, tutti gli sprint sarebbero stati appannaggio del gigantesco tedesco volante. Ieri, sul traguardo di Pau, c'è stata meno Germania nell'ordine d'arrivo: il solo André Greipel, che si è piazzato al settimo posto, alle spalle del primo e unico italiano nella top ten, Davide Cimolai, che ha agganciato il sesto posto. Non male, tenuto conto che - nelle volate, al tour di quest'anno - si può puntare soltanto al secondo posto. Kittel ieri ha regolato l'olandese Dylan Groenewegen. Anche ieri cadute in quantità. Anche l'Astana, dopo essersi salvata in precedenza, ha registrato una perdita: quella dell’abruzzese di Miglianico Dario Cataldo (si teme la frattura del polso sinistro), che è stato costretto a lasciare la corsa. Una grave defezione per il sardo Aru, che dovrà andare all'attacco, se vuole puntare concretamente alla maglia gialla, e guadagnare almeno un paio di minuti che lo metterebbero verosimilmente al riparo dalle insidie della cronometro dell'ultimo giorno.