Serie C

Triestina Teramo 1-1, questo è un pareggio pesante 

Quarta X di fila (ottava in campionato) a Trieste. Domenica assalto al Gubbio al Bonolis per ritrovare la vittoria smarrita

TRIESTE. Se da una parte non sa più vincere, dall’altra questo Teramo conferma di essere in un momento positivo. Anche dopo l’1-1 con la Triestina, la linea fra il bicchiere mezzo pieno e il bicchiere mezzo vuoto è sottilissima. La squadra biancorossa inanella il quarto pareggio di fila, l’ottavo in questo campionato: in tutto il professionismo solo l’Andria nel girone C ha fatto peggio, con nove gare nulle (a otto c’è anche la Salernitana in B).
Al di là dei numeri, però, il risultato del Nereo Rocco può essere accolto con soddisfazione dal tecnico Antonino Asta, il quale grazie ad una gara di grande attenzione e compattezza è riuscito a fermare la Triestina davanti al pubblico amico. Una Triestina in salute che solo domenica scorsa aveva battuto a domicilio il Pordenone, rifilandogli quattro reti, e che è in striscia positiva da più di un mese. Di più, forse, non si poteva fare. Perché è vero che il Teramo è andato in vantaggio e per la prima mezz’ora ha gestito bene la partita, quasi dominandola; ma non si può tralasciare l’ottima reazione dei ragazzi di Sannino che per i restanti due terzi di match ci hanno provato con maggiore convinzione. Alla fine ne è uscito un pareggio giusto, che scontenta di più i padroni di casa. Il gol in apertura, ovviamente, ha fatto subito saltare il banco della Triestina e complicato la partita degli alabardati.
L’azione del vantaggio (serpentina sulla destra di Ventola che supera quattro avversati, tiro di Tulli respinto da Boccanera e facile tap-in del giovane terzino) è soltanto il presagio di quello che sarà uno dei leit-motiv del primo tempo. Si gioca molto di più sotto le due panchine, anche perché a presidiare quella corsia c’è Ventola per il Teramo che è un ossesso nella prima mezz’ora. Il più giovane in campo non si risparmia: sgroppate a non finire e ripiegamenti a raffica su un Mensah che sembra avere un passo diverso rispetto ai compagni.
La Triestina preferisce giocare sull’italo-ghanese piuttosto che dal lato opposto, provando ad affidarsi alle sponde di Arma che però è ben imbrigliato dalla difesa ospite. Il Teramo si difende con ordine per oltre mezz’ora, lasciando le briciole ai padroni di casa che però non si scompongono. Tanto è vero che nel finale di tempo, in particolare negli ultimi dieci minuti, la squadra di Sannino aumenta i giri del motore e cerca con insistenza il gol del pari.
Meduri e Mensah fanno le prove, al 45’ esatto Arma per poco non ci riesce. Il Teramo si salva con la fortuna e con la bravura di Caidi che respinge proprio sulla linea il colpo di testa del marocchino solo deviato da Calore. Asta non sottovaluta le avvisaglie negative di fine primo tempo e all’intervallo, rimettendo De Grazia mezz’ala, con Altobelli, subentrato ad Ilari, largo a sinistra, chiude ancor di più i suoi, ormai passati alla difesa a cinque.
Il risultato è che la Triestina, al quarto d’ora, pareggia con una magia di Bracaletti che gira da applausi in rete il suggerimento di Mensah. Anziché continuare ad attaccare, i giuliani quasi si accontentano. Il Teramo ringrazia, soffre qualche sortita offensiva dello scatenato Mensah, nel frattempo passato a destra, e prova a mettere i brividi a Boccanera solo sulla punizione di Tulli che si abbassa in ritardo (21’). Asta trova buone risposte dai subentrati, il Teramo non rischia nulla più anzi, nel finale, va vicino al colpaccio. Sugli sviluppi del primo angolo biancorosso (a due minuti dalla fine), il colpo di testa di Caidi è deviato provvidenzialmente da Codromaz. Sarebbe stata una beffa atroce per la Triestina, ora per il Teramo è arrivato il momento di sbloccarsi al Bonolis. E domenica arriverà il Gubbio per provare a ritrovare la vittoria smarrita per strada.
Roberto Piccoli