Un pescarese sul ring tra gli azzurri ai Giochi del Mediterraneo

Ieri la cerimonia d’apertura in Turchia, da oggi le gare e le prime medaglie. Tra i 419 italiani anche il pugile Alfonso Di Russo, all’esordio nelle eliminatorie dei 69kg

PESCARA. Con la spettacolare cerimonia d’apertura che si è tenuta ieri, a Mersin ha ufficialmente preso il via la XVII edizione dei Giochi del Mediterraneo, che si terranno nella cittadina turca fino al 30 giugno. Saranno ben 419 (259 uomini e 160 donne) gli azzurri protagonisti a queste piccole olimpiadi, che nel 2009 si tennero a Pescara. Quella turca, a prescindere dal risultato sportivo che conseguirà, sarà la partecipazione nostrana più numerosa all'estero in una manifestazione internazionale. Oltre all’Italia, e la Turchia organizzatrice, altre 22 nazioni, tutte bagnate dal Mar Mediterraneo, nei prossimi dieci giorni si contenderanno il gradino più alto del podio in 32 discipline sportive. Tra queste la boxe, in cui gareggerà il pugile Alfonso Di Russo, tesserato col Boxing Team Simone Di Marco di Pescara. Di Russo, alla prima grande esperienza dal sapore olimpico, sarà impegnato oggi nelle eliminatorie per la categoria dei 69 kg, che si terranno alla Tarsus Sports Hall. «Ho partecipato a tre tornei pugilistici internazionali negli ultimi mesi», afferma Di Russo, arrivato mercoledì a Mersin con l’Italian Boxing Team, «ma quella che sto vivendo qui, prima ancora che inizi tutto, è un’esperienza incredibile». Il giovanissimo boxeur, 21 anni (22 il prossimo 1 ottobre), da gennaio ha vissuto a Santa Maria degli Angeli, dove risiede il centro di preparazione olimpica della Federazione pugilistica italiana. Il responsabile tecnico delle squadre azzurre maschili, Raffaele Bergamasco ripone in Di Russo molte aspettative, soprattutto in vista delle Olimpiadi 2016 che si terranno a Rio de Janeiro. «Ce la metterò tutta», continua Di Russo, «sogno una medaglia e proverò con tutto me stesso a conquistarla. So di non avere l’esperienza dei pugili del mio girone, ma sento di rappresentare la mia nazione, la mia città e il mio team, e cercherò di farlo al meglio delle mie possibilità». Anche Simone Di Marco, l’allenatore del pugile pescarese, è stato convocato da Raffaele Bergamasco in qualità di tecnico collaboratore e ha vissuto passo dopo passo tutta la preparazione dei pugili azzurri. «Vivere con Alfonso esperienze come questa è la gratificazione più grande che potessi avere in questi anni vissuti da allenatore» ha dichiarato Di Marco. Con Di Russo in Turchia ci sono anche in pugili del calibro di Vincenzo Picardi, Vincenzo Mangiacapre e Roberto Cammarelle, tutti con alle spalle un importante pedigree olimpico. Da oggi l’atleta abruzzese cercherà di avvicinarsi al loro prestigio con un successo nelle eliminatorie.

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