serie b

Un pieno di entusiasmo: Lanciano crede nella salvezza

I tre punti riottenuti in appello hanno galvanizzato l’ambiente. Soddisfatti i legali. L’attaccante Ferrari: «A Pescara una brutta figura, ora serve il bottino pieno»

LANCIANO. Euforia e speranza. Voglia di giocare e di chiudere il campionato con la agognata, inseguita e sospirata salvezza. I tre punti riottenuti dal pool di legali della Virtus, formato da Eduardo Chiacchio, Michele Cozzone e Cesare Di Cintio nel ricorso contro i 5 punti di penalizzazione inflitti alla società dal tribunale federale ha ridato il sorriso ai tifosi rossoneri e la speranza che la salvezza possa essere conquistata davvero. Ora il risultato – insperato alla vigilia – ottenuto nell'aula giudiziaria deve essere ripetuto sul campo sabato. Il gol messo a segno dal tridente Chiacchio-Cozzone-Di Cintio va dai giocatori sull'erba del Biondi contro la Ternana e poi a Livorno. E' tutto nelle mani della Virtus, che non deve guardarsi alle spalle, deve "solo" vincere.

«La sentenza della corte federale di appello», commenta l'avvocato Eduardo Chiacchio, «costituisce il risultato di un'opera professionale in cui sono stati esposti teoremi difensivi accolti dai giudici e in cui sono stati prodotti inconfutabili documenti non esaminati in primo grado. Io e i miei colleghi Di Cintio e Cozzone eravamo convinti della validità degli argomenti e quindi siamo soddisfatti del risultato».

E’ forse il primo caso in cui sono stati riottenuti più della metà dei punti di penalizzazione in materia di illeciti amministrativi. La procura federale ha chiesto il rigetto del ricorso, ma i legali in poco più di un'ora hanno risposto e ribattuto alle accuse e smontato prima il caso Turchi e poi la recidività. Per le motivazioni bisogna attendere qualche giorno. «Abbiamo ridato la speranza», dicono i legali, «ora la squadra dovrà conquistare sul campo la salvezza».

Oltre alla riduzione della penalizzazione il pool ha ottenuto anche la riduzione della multa, abbassata da 6.500 a 3.000 euro, l'inibizione di Claudio Di Bucchianico è passata da 5 mesi e 15 giorni a 2 mesi ed è stata cancellata l' inibizione di due mesi ad Angelo Castrignanò, presidente del collegio sindacale. Un successo accolto ovviamente con gioia dalla società , che, tramite il vice presidente Guglielmo Maio ha sempre sostenuto la correttezza del procedimento che ha portato Turchi a rinunciare agli stipendi di novembre e dicembre.

Ora la palla passa alla squadra che deve cancellare la prestazione di domenica contro il Pescara. «Quella vista a Pescara non era la vera Virtus», dice l'attaccante Nicola Ferrari, «abbiamo fatto una brutta figura ma ora dobbiamo avere ancora più fame per dimostrare che quello che si è visto all'Adriatico non era il Lanciano». E la fame è aumentata grazie ai tre punti riconquistati in tribunale che hanno fatto riagganciare – e superare grazie alla classifica avulsa – Latina, Modena e Salernitana a quota 42 punti. «Ora dobbiamo fare per forza 6 punti», aggiunge Ferrari, «per non avere il grandissimo rimorso di aver fatto solo mezzo miracolo».

Contro la Ternana, con i distinti che potrebbero riaprire se domani mattina si supera la verifica della commissione provinciale pubblici spettacoli, non ci saranno Bacinovic, squalificato e Aquilanti, infortunato. Stringeranno i denti Ferrari e Marilungo. Dubbi a centrocampo per mister Maragliulo che dovrà cercare di caricare Vitale, piuttosto giù di tono nelle ultime gare, e decidere se affidarsi a lui in regia oppure lasciarlo sulla fascia e inserire Giandonato.

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