Valle del Giovenco va a picco

Netta sconfitta ad Andria, i play out ora sono matematici

ANDRIA. Termina quasi in goleada per l’Andria di Papagni, che supera al “Degli Ulivi” l’irriconoscibile Valle del Giovenco dell’indimenticato ex Roberto Cappellacci. La sconfitta sancisce matematicamente l’esito, già prevedibile, della stagione dei biancoverdi, che dovranno - come i cugini del Giulianova - disputare i play out. E lo faranno in posizione di svantaggio, cioè giocando il ritorno in trasferta e dovendo, per salvarsi, segnare almeno un gol in più degli avversari nel doppio confronto.

La prova di Andria conferma che il Pescina VdG è squadra in caduta libera, che va ricaricata psicologicamente per i play out. Le difficoltà societarie, però, non fanno certo essere ottimisti per il finale di stagione.
Moduli speculari per i due tecnici: il Pescina VdG opta per un guardingo 4-4-2 con le operazioni di gioco affidate ai piedi saggi di De Angelis e alla freschezza atletica di Bettega. A loro sostegno a centrocampo il tandem Rebecchi-Cesar, piedi raffinati ma poco incisivi. In attacco Capparella può svariare su tutto il fronte offensivo alle spalle della torre Dall’Acqua.

L’Andria mette subito in chiaro le cose e nei primi tredici minuti lancia per due volte Ousmane Sy davanti a Bifulco. L’attaccante franco-senegalese, però, in entrambi i casi si fa ipnotizzare da Bifulco. Il Pescina prova a gestire la manovra con passaggi fitti ma spesso prevedibili, mentre l’Andria è particolarmente ispirata e continua a cercare la profondità, con Doumbia e Chiaretti particolarmente pericolosi nei confronti di Locatelli e Birindelli. E al 28’ giunge puntuale il gol del vantaggio di casa: Mezavilla ispira uno scatenato Doumbia, il quale salta Locatelli e crossa teso al centro con Di Bella che deposita la sfera nella propria rete, nel disperato tentativo di anticipare Lacanna completamente libero.

Il gol dell’Andria, tuttavia, sveglia dal torpore la squadra di Cappellacci, che dopo un minuto prova subito a mettere i brividi a Spadavecchia: l’esterno destro Rebecchi parte in solitaria, salta Di Simone e pone al centro un invitante palla per l’accorrente Capparella che calcia altissimo da buona posizione. Al 32’, poi, è la volta di Bettega che impegna severamente l’estremo difensore di casa con un tiro potente e preciso dai 25 metri.

I due lampi del Pescina non scompongono la squadra di Papagni, che continua nella sua incessante manovra in verticale. Al 36’ l’Andria sigla anche il raddoppio con Sy ben servito ancora una volta da Doumbia, ma il direttore di gara annulla tutto per un evidente tocco di mano di Lacanna nel tentativo di anticipare il colpo di testa sottoporta.

Chiuso il primo tempo ci si attende la reazione abruzzese nella ripresa, e in effetti il primo pericolo è del Pescina: al 6’ Capparella calcia dai 25 metri una punizione che termina a lato di un soffio. Da qui in poi, tuttavia, la formazione di Cappellacci sparisce dal terreno di gioco. Papagni inserisce il centrocampista Rizzi, al posto di un esausto Lacanna, per rafforzare la zona mediana e lancia Chiaretti in avanti accanto a Sy.

Ed è proprio l’italo-brasiliano che suona la carica: 11’ traversa colpita dall’Andria con il destro di Chiaretti che impegna severamente Bifulco. Due giri di lancette e Rizzi dal limite sfiora il palo. Al 16’ arriva il raddoppio andriese proprio con Lucas Chiaretti, al secondo centro stagionale: Doumbia fugge a Locatelli, palla tesa e centrale, sponda di tacco di Rizzi e gol facile facile per l’italo-brasiliano.
Il doppio vantaggio chiude virtualmente il match con l’Andria che si regala un terzo sorriso con la firma di Lorenzo Sibilano, difensore dal gol facile giunto al suo quinto centro.

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