Serie B

Zeman: «Il mio Pescara deve puntare alla vittoria del campionato» 

L’allenatore biancazzurro: «Questo si aspettano il pubblico e il presidente». Tanti baby pronti al decollo: «Hanno voglia di apprendere e di migliorarsi»

PESCARA. Senza peli sulla lingua, come sempre diretto e trasparente. Alla vigilia dei campionati, quasi tutti gli allenatori non si sbilanciano sugli obiettivi. Alcuni non lo fanno nemmeno quando sono primi in classifica a poche giornate dalla fine. In testa a quei pochi che esternano senza remore i propri pensieri, a distanza di tanti anni, c’è sempre lui, Zdenek Zeman. E il magazine ufficiale della serie B non poteva che scegliere il boemo come protagonista del numero di agosto che anticipa l’inizio del torneo. «Più di mille panchine da professionista e da protagonista, perché Zeman è un allenatore con non passa mai inosservato», questo l’incipit dell’intervista nella quale Sdengo indica l’obiettivo del Pescara. «Dobbiamo cercare di vincere», ha detto il 70enne di Praga, «puntare alla promozione, a essere protagonisti. Questo si aspetta il presidente e questo vuole il pubblico». Poche parole per dire che il Delfino partirà con l’intenzione di tornare subito in serie A. Poche parole per restituire entusiasmo ad una piazza delusa che non vede l’ora di cancellare le immagini orribili della passata stagione. E i 4.526 abbonamenti venduti rappresentano una dimostrazione di affetto non indifferente.
Come era accaduto nella stagione 2011-12, culminata con la vittoria del campionato, si ripartirà con un gruppo formato da tanti giovani di prospettiva. «Quando si lavora con i giovani è meglio», sostiene Zeman, «non sono ancora formati come calciatori e assimilano in pieno le richieste dell’allenatore. Il giovane ha voglia di apprendere, accetta il cambiamento, mentre i giocatori, non dico quelli a fine carriera, ma anche quelli intorno a 25 anni, sono più restii». Al momento i baby biancazzurri non sembrano essere al livello di Marco Verratti, Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, i principali protagonisti della promozione del 2012, ma col tempo e con la mano del boemo alcuni potrebbero davvero consacrarsi.
Primi fra tutti, gli esterni offensivi Ferdinando Del Sole, 19enne napoletano cresciuto nel Delfino, e Christian Capone, classe 1999, arrivato in prestito dall’Atalanta. In difesa Marco Perrotta, 22 anni, tornato per fine prestito dall’Avellino, proverà a diventare un punto fermo, mentre Filippo Delli Carri, 18 anni, e Edgar Elizalde, classe 2000 sgomiteranno per mettersi in mostra. Occasione imperdibile anche per due calciatori arrivati dalla Lega Pro: Mattia Proietti e Leonardo Mancuso. Il primo è al suo debutto tra i cadetti dopo sei stagioni trascorse in terza serie col Bassano. Mancuso, invece, aveva già assaporato la B tre anni fa col Cittadella senza riuscire ad imporsi. Il capocannoniere (22 reti) del girone B della Lega Pro 2016-17 ha la grande chance per rientrare nel calcio che conta.
A centrocampo, oltre a Proietti, Zeman spera di far fare il definitivo salto di qualità a Gaston Brugman che finora si è calato bene nel nuovo ruolo di mezzala. La qualità dell’uruguaiano potrebbe essere un’arma preziosa per il tecnico che si aspetta grandi progressi da Mamadou Coulibaly, il 18enne talento di proprietà dell’Udinese rimasto in prestito al Delfino per un anno. Poi gli altri baby, Palazzi, Valzania e Selasi, tutti nati nel 1996. Ma domenica (ore 17,30) nella gara d’esordio contro il Foggia, molti riflettori saranno puntati su Simone Andrea Ganz. È lui il bomber indicato da Zeman per finalizzare il gioco della squadra. E i due milioni di euro investiti dalla società per l’acquisto del cartellino la dicono lunga sulle aspettative che il club nutre nei confronti del figlio d’arte. Completano il reparto i vari Nicastro, Latte Lath, Pettinari e Cappelluzzo, oltre ai già citati Capone e Del Sole. In attesa di conoscere il futuro di alcuni elementi (Zampano, Benali, Memushaj, Fornasier, Bovo) e poi magari rifinire la rosa, il Pescara è pronto per la scalata alla A.
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