Zeman ordina i tagli: a Palena 28 giocatori 

Sabato il via alla seconda parte della preparazione con una rosa scremata «Pessina dell’Atalanta ci interessa ancora, ma prima occorre cedere»

INVIATO AD AVEZZANO. Il mercato, la rosa e la Juventus. Zdenek Zeman torna a parlare alla fine del ritiro di Rivisondoli e dopo un tris di gol rifilato al Teramo. Il boemo è contento, ma ha deciso di tagliare drasticamente l’organico.
Zeman contro il Teramo tanti volti nuovi in tribuna, come mai?
«Ho fatto tre partite amichevoli finora, se comprendiamo questa con il Teramo, e nella prima ho fatto giocare tutti i vecchi, ovvero quelli che c’erano anche l’anno scorso; poi, nel secondo test, ho buttato dentro tutti i nuovi; e, infine, oggi (ieri, ndr) ho cercato di fare un misto. Alcuni li ho mandati in tribuna, ma solo per una questione numerica. Volevo vedere qualche nuovo. In 35 è difficile farli giocare tutti. Ho fatto delle scelte perché volevo vedere determinate cose».
Quali impressioni ha tratto?
«Discrete, perché i giocatori hanno lavorato tanto a Rivisondoli e trascinano le gambe. Loro non erano abituati a questo tipo di lavoro durante la preparazione, mentre per me è normale. In questo momento voglio vedere i movimenti che chiedo io, ma ci sarà tempo».
Movimenti pochi, se non la sovrapposizione di Mazzotta in occasione del primo gol
«Per andare avanti nell’azione bisogna andare dentro e nè Del Sole nè Capone per ora lo fanno, ma ci sarà tempo».
Sabato, a Palena, scatterà la seconda parte di ritiro. In quanti andrete?
«Io vorrei andare a Palena con 28 giocatori».
Gli altri lavoreranno a Pescara?
«Si possono allenare a parte o al Poggio degli Ulivi. Io vorrei che fossero 28 i calciatori nella seconda parte di ritiro».
Quali? Ci fa qualche nome?
«No».
Qualche giorno fa, in una intervista, è tornato a parlare di nuovo della Juve e le sue dichiarazioni hanno fatto rumore, innescando delle polemiche.
«Purtroppo. Della Juventus non voglio più parlare, perché, ogni volta che lo faccio, se ne parlo bene non esce sui giornali; invece, se dico altro... Tuttavia, non sono mie quei pensieri perché sono valutazioni del giornalista. O meglio si è fatto la domanda e si è dato la risposta».
Torniamo al Pescara. E’ rimasto sorpreso da qualcuno?
«Molti ragazzi arrivati sono validi tecnicamente. Dopo il lavoro fatto è difficile esprimersi, ma cresceranno. Voglio e vogliamo migliorare. Si sono applicati tutti, su questo non c’è dubbio».
Tra Brugman e Proietti chi è il titolare a centrocampo?
«Non ho scelto, è il campo che sceglierà il titolare. Brugman sta facendo bene».
I big, come Zampano, Benali, Biraghi e Memushaj, possono andare via. Questa cosa la preoccupa?
«Fa parte del mercato, che chiude il 31 agosto. Vuol dire, quindi, che abbiamo tempo per fare tutti i movimenti. E’ normale, poi, che se alla società serve fare delle cessioni le farà. Fa parte del gioco».
Se dovessero restare?
«Con 37 giocatori siamo al completo, anzi, siamo troppi».
Pessina dell’Atalanta lo vorrebbe, visto che non è ancora andato allo Spezia?
«A maggio abbiamo fatto una lista di giocatori interessanti; poi, però, è normale che le società debbano fare delle valutazioni. Pessina è un giocatore che ci interessa, come tanti altri. Tuttavia, prima bisogna fare delle uscite».
Per quanto riguarda la difesa, chiederà rinforzi?
«Oggi (ieri, ndr) hanno giocato Perrotta, Coda e Delli Carri. Fuori ci sono Bovo, Fornasier e Campagnaro. Come numero ci siamo, come qualità possono starci tutti. Tipo Bovo, che ha giocato tanti anni in serie A».
Visto che la preparazione è stata durissima, ha dato dei consigli ai nuovi per come affrontarla?
«Sì, certo, ma sono contento per il lavoro fisico che hanno fatto. Si sono applicati tutti e non posso di certo lamentarmi».
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