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Zeman-Pescara: c'è qualche margine per il ritorno

Venerdì il Delfino si gioca i play off ma l'allenatore della promozione potrebbe ripartire dall'Abruzzo dopo due esoneri

PESCARA. Zeman 2.0 ? Sì, ora si può fare. L’avevamo anticipato alla vigilia della sfida con il Perugia e quello spiffero societario era assolutamente fondato. Il Pescara ha appena affidato la panchina a Massimo Oddo per provare a vincere l’ultima partita di campionato contro il Livorno e per salire sull’ultimo treno play off. Il campione del Mondo nel 2006 ha entusiasmo e grinta e farà di tutto per rendere difficili le scelte del club a fine campionato.

Potrebbe essere il nuovo Montella, ma, nonostante tutto, la società si è già proiettata al prossimo anno, a prescindere dalla categoria. I dirigenti biancazzurri sono ancora “follemente innamorati” del boemo e adesso vogliono riportare in riva all’Adriatico il loro “grande amore”.

Ovviamente dal club sono arrivate le smentite di rito, tuttavia la trattativa con il boemo è ben avviata. Il Delfino vuole dimenticare le ultimi stagioni fallimentari riaffidando la panchina a Zeman, che nel 2012 ha riportato il Pescara in serie A dopo 20 anni.

Il tecnico di Praga è reduce da due stagioni poco felici alla guida di Roma e Cagliari e ha una gran voglia di rimettersi in gioco.

Il Pescara anche, ed ecco che il matrimonio tra le parti sembra più semplice del previsto. Certo, come detto prima, il momento non è dei più congeniali, visto che il Delfino si sta ancora giocando l’accesso ai play off con Oddo in panchina, ma i dirigenti vogliono bruciare la concorrenza.

Proprio così, il boemo è stato sondato anche da un paio di club di B, ma sarebbe intenzionato a stringere di nuovo la mano al Pescara. Sdengo è stato contattato da Avellino e Catania, con quest’ultimo club che ha fatto sondaggi anche per Vivarini (Teramo), De Zerbi (Foggia) e l’ex biancazzurro Marino (ora al Vicenza).

Il presidente Daniele Sebastiani e il ds Peppino Pavone avrebbero già incontrato Zeman, a Roma, la scorsa settimana e non ieri (Sebastiani era nei suoi uffici e Pavone al Poggio degli Ulivi).

Il boemo, stavolta, a differenza della scorsa estate, quando il Pescara cerco di strapparlo al Cagliari, sembra intenzionato a tornare in riva all’Adriatico. Sebastiani è stato bravo a giocarsi una carta importante: Peppino Pavone. Il ds biancazzurro è una garanzia per Zeman. Con lui andrebbe a ricomporre la storica coppia del Foggia dei Miracoli. Pavone è stato abile a lavorare a fari spenti, iniziando con i primi sondaggi diverse settimane fa e, poi, le dimissioni del boemo consegnate al Cagliari hanno facilitato il tutto.

A Zeman è stato proposto un contratto biennale e porterebbe a Pescara tutto il suo staff composto dai suoi storici collaboratori, come il fido scuderio Vincenzo Cangelosi (legatissimo a Pavone), Vincenzo Ferola e Giacomo Modica (ex allenatore del Celano).

La prossima settimana dovrebbe esserci il secondo incontro, ma potrebbe slittare se il Delfino dovesse centrare i play off.

Il Pescara progetta il futuro e studia anche gli eventuali giocatori da affidare a Zeman. Oltre ai gioiellini Brugman, Torreira e Politano, elementi adatti al 4-3-3 del boemo, la società sta osservando con interesse l’attaccante del Crotone Camillo Ciano, stimato dal ds Pavone.

Per lo Zeman bis è davvero tutto pronto.

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