È morto Di Paolo, leader degli industriali

Il manager della Gelco, 63 anni, guidava anche la Fondazione Its Agroalimentare. Si è spento ieri sera nella sua casa di Pescara. I funerali domani alle 15 nella chiesa dello Spirito Santo a Pescara. Lutto cittadino a Castellalto

TERAMO. Ha lottato fino all’ultimo contro la malattia. Perché Salvatore Di Paolo, manager, dal 2009 presidente di Confindustria Teramo, di battaglie difficili ne aveva vinte tante. Con il sorriso, con la capacità di guardare oltre e di aggregare idee e persone. E’ morto ieri sera nella sua casa fuori Pescara, circondato dall’affetto dei suoi familiari. Oggi, dalle 16 in poi, sarà allestita la camera ardente all'obitorio dell'ospedale di Pescara. Domani, domenica 23 marzo alle 15, i funerali nella chiesa dello Spirito Santo a Pescara.

Di Paolo aveva compiuto 63 anni a febbraio. Sposato e padre di due figlie, era nato a Napoli. Nel 1958 era arrivato in Abruzzo. Dopo aver conseguito il diploma aveva svolto, come libero professionista, diverse consulenze aziendali in ambito amministrativo. Nel 1981 era stato chiamato a gestire le sorti della rinata Gelco e dal 1984 aveva rivestito la carica di procuratore e direttore generale dell’azienda di Castelnuovo Vomano, dal 1987 rilevata dal gruppo Perfetti, diventata leader mondiale nella produzione di caramelle. Adesso, il Comune di Castellalto, sede della Gelco, ha proclamato il lutto cittadino per ricordare Di Paolo, cittadino onorario.

Così, in una intervista, Di Paolo raccontava l’inizio di questa esperienza: «Nei primi anni ottanta lavoravo in un pastificio e fui chiamato da un industriale di Castelnuovo che aveva rilevato un’impresa fallita e aveva tanta ambizione. Nasceva così la Gelco e io ne facevo parte. Erano solo sette dipendenti nei primi mesi, divennero 15 e oggi sono trecento. Il segreto delle aziende che vanno bene è quello di investire in ricerca. Il settore agroalimentare resiste per questo. Alla Gelco accogliamo gli stagisti, diamo loro l’opportunità di capire come si lavora. Crediamo molto nella sinergia con le scuole e le università».

Credeva concretamente nei giovani e di loro diceva: «Le idee vengono da chi ha le energie e le motivazioni giuste». Nella fabbrica di Castelnuovo Vomano sono cresciute intere generazioni. Sotto la guida di un uomo che amava ripetere: «Rivolgo sempre la mia attenzione al singolo lavoratore riconoscendogli centralità e valore».(d.p.)

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