A scuola contro l’evasione fiscale 

Progetto dei commercialisti sulla legalità economica con 800 alunni in provincia

TERAMO. Ottocento alunni a scuola di educazione tributaria e legalità fiscale. L’iniziativa che coinvolge le classi quarte e quinte di otto istituti comprensivi è promossa dall’Ordine e dalla Fondazione dei dottori commercialisti ed esperti contabili della provincia di Teramo, con l’Ufficio scolastico provinciale.
I commercialisti hanno usato un linguaggio semplice e accattivante per spiegare ai bambini le tre imposte fondamentali, Irpef, Imu e Iva e perchè è importante pagarle. L’iniziativa di Teramo è tra le prime in Italia dopo la positiva esperienza di Torino, il cui Ordine ha fornito a quello teramano anche un cartone animato che spiega l’argomento. «Ci ha ispirato l’esigenza di restituire qualcosa al territorio e alla comunità», spiega il presidente dell’Ordine teramano Alberto Davide, «ogni forza sociale deve mettere a disposizione quel che può per aiutare a far rialzare il livello, sotto tutti i punti di vista». I commercialisti, non a caso, si sono messi a disposizione dell’attuale amministrazione comunale, come della precedente, per varie forme di collaborazione. Fra queste anche la gestione di una piccola rea verde davanti ai Cappuccini, ma su quest’ultimo punto non ha ottenuto risposta.
Intanto, però, è iniziato questo progetto nelle scuole, subito sposato dall’Ufficio scolastico provinciale, aggiunge Monia Isolani, «perchè ben si colloca in un più ampio progetto del Miur per sensibilizzare gli alunni del primo ciclo alla legalità e per creare una coscienza civica e sociale».
«Siamo svolgendo degli incontri per sensibilizzare gli alunni», spiega il vice presidente dell’Ordine Maurizio Di Provvido, «si temi che riguardano la legalità, e in particolare quella economica. Abbiamo trovato delle scolaresche, ad esempio nell’ultimo incontro a Mosciano, molto motivate e attente: alcuni bambini si sono già presentati con lo scontrino in mano Spieghiamo loro che pagare le tasse è uno degli adempimenti più antipatici, ma ha un risvolto positivo, rappresentato dai servizi di cui poi usufruiamo. Spieghiamo che se vengono pagate nel modo giusti abbiamo le città in ordine e pulite». “Maestri di legalità” sono i commercialisti, oltre a Di Provvido, Grazia Cistola, Camillo Gentile, Lucia Marangella, Viviana Perticara, Lara Pomponi, Riccardo Torretta, Massimo Zilli e Giuseppina Zizi. (a.f.)