Abruzzo, il pellegrinaggio dei 1500 a piedi a San Gabriele

All’alba l’arrivo nel santuario dei pellegrini che hanno sfidato la pioggia

ISOLA DEL GRAN SASSO. In 1500 hanno sfidato il maltempo nella notte tra sabato 6 e domenica 7 agosto per il tradizionale pellegrinaggio a piedi Teramo-San Gabriele, guidato da ben 36 anni dall'instancabile padre passionista Francesco Cordeschi che ha camminato per tutta la notte avvolto nel suo impermeabile rosso. Quest'anno con padre Cordeschi anche padre Alessandro Ciciliani e l'arzilla ottantanovenne Graziella di Bellante, mascotte del pellegrinaggio, che ha camminato per tutta la notte a fianco a padre Cordeschi pregando e cantando.

Un percorso di quasi 30 chilometri, curato nei minimi dettagli da Ugo Vischia, quello affrontato dai fedeli che hanno viaggiato, scortati da carabinieri, vigili urbani, Protezione Civile, Croce Rossa, dCroce Bianca e dal Soccorso Amico prima verso Montorio, dove hanno ricevuto la benedizione del parroco don Nicola Iobbi e si sono rifocillati con un banchetto preparato dai volontari della parrocchia di San Rocco. Da lì, verso le 2 hanno risalito i tornanti che portano fino a Tossicia, per una nuova sosta e poi dritti al santuario ai piedi del Gran Sasso, dove ad accoglierli attorno alle 6.30 c'era il superiore del santuario padre Natale Panetta e l'intera comunità passionista a disposizione per le confessioni.

Tra i pellegrini anche alcuni ragazzi del Venezuela e della Colombia ospitati dalla Tendopoli e reduci dalla Giornata Mondiale della gioventù di Cracovia. I pellegrini dopo aver attraversato la Porta Santa hanno preso parte alla messa celebrata da padre Cordeschi prima di prendere la via del ritorno con gli autobus. In concomitanza al pellegrinaggio Teramo-San Gabriele sono arrivati anche 120 pellegrini provenienti da Loreto Aprutino .

Catia Di Luigi

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