Abusi sulla nipote, nonno a processo a Teramo

Immagini pedopornografiche nel computer dell’uomo imputato dopo la denuncia dei genitori della piccola di 4 anni

TERAMO. I processi insegnano che il tema dell’abuso sessuale su minori è sempre più complesso: per la fragilità delle vittime, per la difficoltà da parte dei bambini a mettere in parole l’indicibile, l’oltre. Se in queste storie ci può essere un oltre. L’ennesima inchiesta ha portato la procura distrettuale aquilana a chiedere e ottenere il processo per un nonno teramano accusato di atti sessuali sulla nipotina di 4 anni e di pedopornografia.

La prima udienza, fissata per lunedì, è stata rinviata a fine marzo. L’uomo, assistito dall’avvocato Tiziano Rossoli, ha sempre respinto ogni accusa. Ma, secondo la procura, nell’hard disk del suo computer sono state trovate numerose immagini pedopornografiche e tra queste anche quelle di una bimba, che per l’accusa è proprio la nipotina, ritratta in atteggiamenti particolari con l’adulto. L’uomo, 56 anni, sostiene di aver comprato quell’hard disk usato e quindi di non averne mai conosciuto il contenuto. Per la difesa, inoltre, da quella foto non sarebbe possibile identificare il volto della piccola. Che, all’epoca dei fatti, fece capire ai genitori che il nonno materno le aveva fatto male. Lo raccontò come può farlo un bimbo di 4 anni.

Proprio per questo la procura distrettuale, prima di proseguire con l’inchiesta, ha sottoposto la presunta vittima alla consulenza di un esperto per valutare la capacità di testimoniare e raccontare di un minore così piccolo, la sua capacità di rapportarsi a quello che lo circonda. E secondo il responso dell’esperto la piccola avrebbe una sufficiente capacità testimoniale. Perchè il caso di Rignano ha insegnato che sui racconti dei bambini non si deve mai lavorare con approssimazione. Per evitare che le denunce si trasformino in un’interminale ordalia che schianta per sempre le vite di chi ne viene inghiottito. Da una parte e dall’altra.

Il caso teramano è nato dalla segnalazione dei genitori della piccola che si sono rivolti alla procura per denunciare (assistiti dall’avvocato Florindo Tribotti). Lo hanno fatto dopo che la piccola ha raccontato loro che il nonno le aveva fatto male nelle parti intime.

L’inchiesta è scattata immediatamente e, proprio su delega del magistrato, gli agenti di polizia postale hanno fatto una perquisizione in casa dell’uomo e hanno sequestrato il computer. Le indagini successive hanno accertato che nell’hard disk di quel computer ci sono numerose immagini pedopornografiche, soprattutto di bambini nudi. E tra queste anche quella che, secondo la procura, ritrae la nipotina di 4 anni. Accuse che ora dovranno essere provate nel corso del dibattimento che si aprirà davanti ai giudici teramani.

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