Acqua più cara, la bolletta aumenta del 19 per cento

L’impennata nei conti in arrivo in questi giorni frutterà 3,5 milioni in più Il presidente Forlini: «Serviranno a fare lavori straordinari sulla rete idrica»

TERAMO. In arrivo bollette dell’acqua con rincaro. I più attenti hanno notato che nei conti in arrivo in questi giorni c’è stato un ritocco nelle cifre da pagare al Ruzzo. In bolletta c’è anche un avviso che avverte: «A partire dalla presente bolletta le tariffe sono state aggiornate con competenza 01/01/2015 in base alla deliberazione commissariale Ato teramano n° 27 del 10/11/2015». Aumento che non ha fatto piacere a molti. «Una delibera di fine anno che per appianare i debiti di un ente, tanto politicizzato quanto mal gestito, con un nuovo salasso ai cittadini, per giunta con la retroattività di un anno», fa notare, ad esempio, G.M. di Corropoli.

L’aumento è del 10 o del 19%, a seconda dei punti di vista. Considerando che nell’ultimo anno le tariffe sono scese del 10% l’aumento è ufficialmente del 19%, del 9% se si considerano quelle dell’anno precedente. Deriva dall’adeguamento, per la prima volta, della voce inerente agli investimenti nella manutenzione straordinaria della rete. «L’aumento era previsto dal piano industriale approvato dai sindaci», ricorda il presidente del Ruzzo Antonio Forlini, «la tariffa è fatta per remunerare i costi del gestore Ruzzo reti e consentire investimenti sulle manutenzione straordinaria». Finora per complesse situazioni burocratiche quest’ultima voce era congelata nel calcolo della tariffa.

«La tariffa», spiega ancora Forlini, «è cambiata negli anni perchè sono aumentati i costi, sebbene nel 2015 sia diminuita con retroattività nel 2014 del 9% in quanto i costi sono stati più bassi. Ma la componente della tariffa dedicata agli investimenti e alle manutenzioni straordinarie non era mai stata cambiata. Ora siamo stati condizione di adeguarla». Da qui l'aumento. La Ruzzo reti ha fornito tutti gli elementi per rivedere la tariffa all'Ato che a novembre ha dato il proprio consenso. Ora la pratica è all'esame dell'Autority per l'energia, il gas e il servizio idrico.

Il gettito in più che il Ruzzo conta di incamerare ammonta a circa 3,5 milioni di euro all'anno. Fondi che saranno utilizzati per lavori sulla rete. «In generale abbiamo diversi interventi straordinari da fare», precisa il presidente, «non ultimo lo spostamento della conduttura a Pastino: sta partendo in questi giorni il cantiere». Nella frazione di Tossicia nel marzo scorso la rottura di una conduttura risalente al Ventennio fascista ha causato l’evacuazione del paese e disservizi nella fornitura idrica a metà della provincia di Teramo. Ma non solo. «Stiamo ad esempio concordando con la Regione un piano per l’eliminazione di circa 400 fosse Imhoff, soprattutto nelle zone interne della provincia, convogliando i reflui agli impianti di depurazione, un lavoro enorme che durerà anni», conclude Forlini.

Peraltro della gestione di reti idriche e depurazione si parlerà oggi alle 17,30 nella sala polifunzionale della Provincia in un convegno con Forlini, Pierluigi Caputi, commissario dell'Ato Abruzzo e Mauro Grassi della struttura della presidenza del consiglio dei ministri che si occupa del tema.

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