«Adottiamo il sindaco di Corropoli»

Provocazione di un gruppo di cittadini di Nereto dove ci sono ancora strade chiuse: D’Annuntiis riaprirà via Ascolana

NERETO. «D’Annuntiis faccia il sindaco anche a Nereto». La provocazione arriva da alcuni neretesi dopo aver letto che il sindaco di Corropoli provvederà a riaprire via Ascolana, accollandosi l’onere dell’intervento di sistemazione del ponticello sul Vibrata. Gli stessi non hanno nemmeno dimenticato il fatto che, proprio alcune settimane fa, Umberto D’Annuntiis, ha inaugurato il ponte di via Vomano che collega le due sponde di Alba Adriatica con Corropoli. Anche in questo caso, il primo cittadino ha speso soldi comunali (300mila euro) senza aspettare (sarebbe rimasto ancora al palo se avesse atteso) che si muovesse la Provincia ed altri enti con essa.

Il ponte franò per l’alluvione del 2011 ed ora è di nuovo percorribile. Ai neretesi, ai toranesi ed ai santomeresi basta guardarsi intorno per capire che rischiano di restare sequestrati se, malauguratamente, dovesse cedere pure il ponte sul Vibrata sulla Sp 259. Ad ovest e ad est non c’è più una strada accessibile. Il ponte di Campodino non c’è più, è crollato. Continuano a restare isolati gli abitanti della frazione toranese dai territori di Sant’Omero e Nereto. Il Comune di Nereto ha proposto di rinunciare alla quota di rimborso dell’alluvione del 2011 per metterla a disposizione della Provincia per ricostruire il ponte. Tutto è però fermo.

La zona industriale di Nereto è tagliata fuori da Sant’Omero da via Vibrata. Il ponte che collega la periferia neretese (via Certosa e via Vibrata, appunto) con via alla Ruenia a Sant’Omero è instabile. E’ chiuso dal 2011. Raggiungere la Sp 8 (fondovalle del Salinello) da via Primo Maggio (che collega, anche in questo caso, Nereto a Sant’Omero) è possibile solo se si allunga il percorso. Il Vibrata, che costeggia la strada provinciale, nel 2011 erose parte della strada che così è rimasta determinando la riduzione della carreggiata. Ora, con le ultime due alluvioni (di novembre e dicembre) il danno è triplicato. Un pezzo di strada è transennato, impercorribile e dall’aria che tira resterà così chissà per quanto. Ma a passarci sono in tanti, in barba al divieto. E ora della provocazione chissà che cosa ne penserà il sindaco di Nereto, Stefano Minora.

Alex De Palo

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