Alba Adriatica, ruspe in arrivo alla storica discoteca Gattopardo

Ordinanza di demolizione del Comune per abbattere numerose costruzioni sorte abusivamente attorno alla villa, dalle cucine ai bar

ALBA ADRIATICA. Ancora una mazzata per la storica discoteca Il Gattopardo di Alba Adriatica. La nuova proprietà, infatti, ha meno di tre mesi per demolire diverse strutture realizzate abusivamente tutte intorno all’imponente villa gentilizia che per decenni ha ospitato una delle discoteche più famose ed importanti della costa adriatica, ma che da più di un anno è completamente chiusa. L’ordinanza è stata emessa dal settore urbanistica del Comune, che ha segnalato in una lunga lista tutte le opere realizzate nel corso degli anni senza autorizzazione paesaggistica e in contrasto con le norme del piano regolatore, scoperte durante un sopralluogo effettuato nell’edificio di via Roma nel febbraio scorso.

Problemi praticamente in tutti gli angoli dell’antica villa. A partire dall’interno dell’edificio storico, dove sono state apportate modifiche ai muri divisori e alle finestre senza autorizzazioni. Nuovi ambienti realizzati abusivamente, con l’aggiunta di modifiche alle vie di fuga – è stato riscontrato anche un allagamento – anche per il piano interrato e semi-interrato che fino a pochi mesi fa ospitavano le piste da ballo “invernali”.

Ma è all’esterno, nell’ampio parco, la situazione più grave. Da demolire, infatti, sia diverse strutture in muratura, tra cui quella che ospitava la cucina e le celle frigorifere, ma anche tettoie e coperture che custodivano impianti acustici, postazione dj e banconi bar. Persino la struttura al centro del parco che copriva e chiudeva l’uscita di sicurezza è abusiva e da demolire. In questi ambienti, negli anni, sono passati e hanno ballato migliaia e migliaia di ragazzi e non solo, attirati anche da lontanissimo dal richiamo delle notti del Gattopardo.

Persino il Comune di Alba Adriatica, come altri enti, ha più volte organizzato eventi nella ex discoteca, come nel caso delle feste carnevalesche per bambini. Negli ultimi anni era stata affiancata anche la ristorazione. Poi il declino. La prima mazzata è arrivata con una maxi inchiesta per bancarotta fraudolenta del gruppo Vitawell che nel 2011 portò diverse persone in manette per opera della magistratura di Ascoli Piceno. Nel 2012 l’indagine accertò il reinvestimento di parte dei proventi nella discoteca albense, che fu messa sotto sequestro per alcune settimane. Riaperto a fine anno, il Gattopardo ebbe pochi mesi di vita ancora, mentre chi gestiva il locale diresse le sue attenzioni su altri locali di città vicine. Ma la speranza, per tante persone della zona e per i turisti di rivedere la discoteca dal glorioso passato di nuovo aperta, non è mai scemata. Ora però un’altra brutta notizia, che colpisce la nuova proprietà, un ascolano residente ad Alba e una ditta albense che ha il ruolo di amministratore unico del locale. Metà novembre, il limite che il Comune ha dato loro per riportare la villa gentilizia al suo splendore originario.

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