Alba, mercato del pesce e nuovi servizi per le barche

II Comune dice stop al degrado di Villa Fiore, al via il progetto per costruire un rimessaggio per natanti accanto all’area di vendita dei prodotti ittici

ALBA ADRIATICA. L’idea per rivoluzionare la zona delle pinete di villa Fiore, attingendo però alla storia del quartiere di Alba Adriatica: un mercato del pesce attrezzato sulla spiaggia e servizi per le barche da pesca e da diporto.

«Servirà a riportare decoro all’area ma anche a creare nuove prospettive di lavoro: sono tanti i giovani che vogliono tornare alla pesca», spiega il consigliere comunale con delega al demanio Roberta D’Addezio.

Nel progetto dell’amministrazione c’è la realizzazione di piccoli chioschi per la vendita del pescato da allestire di fianco a un’unica area di rimessaggio delle barche, in cui saranno installate anche piccole baracche per le reti e le attrezzature, e poi illuminazione pubblica, videosorveglianza, impianto di acqua potabile, servizi igienici e un’efficiente rete fognaria.

Questo il piano con cui il Comune vuole dire «basta» al degrado delle due trasandate «zone barche» che oggi si dispiegano sull’arenile di villa Fiore e che sono prive di qualsiasi tipo di servizio e, spesso, fungono da nascondiglio per la merce dei venditori abusivi e per atti di criminalità. L’area scelta per essere mantenuta e attrezzata è quella centrale e antistante la piazzetta Bellariva, che può essere ampliata perché confinante solo con spiagge libere. La zona barche più a nord, invece, in futuro tornerà a disposizione dei bagnanti e recuperata come spiaggia libera, non appena il piano demaniale regionale lo permetterà.

Il progetto del Comune ha un costo stimato di circa 100mila euro, recuperabile per oltre la metà con un finanziamento europeo a fondo perduto elargito attraverso i gruppi di azione costiera regionali.

Così l’amministrazione albense intende sfruttare l’occasione e rispondere anche alle tante richieste arrivate negli ultimi tempi da parte di soggetti e associazioni che vorrebbero un recupero dell’identità e della cultura marinara di villa Fiore, zona albense dove la pesca era, prima dell’arrivo del turismo di massa, la principale fonte di sostentamento per i residenti. «Ieri abbiamo incontrato i funzionari comunali per valutare insieme il da farsi: presenteremo il progetto al più presto e il finanziamento potrebbe arrivare già a dicembre», spiega la D’Addezio, che si spinge fino a dire: «Se tutto va bene, i lavori cominceranno già a gennaio. L’obiettivo è terminare tutto entro giugno 2015, alle porte della prossima stagione estiva».

Luca Tomassoni

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