Alba, proteste per Ici e Tarsu

Uffici presi d'assalto dai cittadini che devono versare gli arretrati

ALBA ADRIATICA. Confusione sull'accertamento degli arretrati Ici e Tarsu. In questi giorni molti cittadini albensi sono pieni di dubbi sulle somme che dovrebbero versare al Comune sulla base dei bollettini inviati loro a casa dalla società Andreani Tributi.

All'Andreani il Comune di Alba ha affidato mediante gara d'appalto il progetto di lotta all'evasione fiscale. Commercialisti, avvocati e gli uffici della società concessionaria - ricavati nella sede municipale di via Bafile - sono stati presi d'assalto dai residenti per ottenere chiarimenti.

Nella sede dell'Andreani si sono formate lunghe code di cittadini che cercano delucidazioni rispetto alla loro situazione tributaria. Le maggiori incertezze si sono verificate per il dubbio che entrambi i tributi possano essere andati in prescrizione.

Secondo la Finanziaria del 2007, l'accertamento fiscale dev'essere notificato al contribuente a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Dunque, entro il 31 dicembre 2010 per gli accertamenti relativi al 2005. Alcuni cittadini, invece, hanno ricevuto l'accertamento in partenza dall'ufficio postale ai primi di gennaio del nuovo anno.

Attualmente, l'evasione accertata è stata di circa un milione di euro. La verifica è relativa all'anno 2005 per la Tarsu (dal 2006 il Comune applica la tariffa), mentre per l'Ici si parte dal 2005 e si prosegue. L'attività di accertamento è svolta con i dati in possesso dell'amministrazione e di altri enti pubblici (solo in casi straordinari potrebbero effettuarsi verifiche domiciliari) e rientra nel programma dell'amministrazione Giovannelli.

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