Alba, sì del consiglio alla pista ciclabile

Il percorso lungo il Vibrata sarà finanziato dalla Regione. Inutili le proteste dei proprietari dei terreni

ALBA ADRIATICA. «La pista ciclabile lungo il torrente Vibrata è un'opera troppo importante a cui non si può rinunciare». Questa la posizione della maggioranza e dell’amministrazione del sindaco di Alba Adriatica Tonia Piccioni, ma anche di una parte dell’opposizione, che ieri mattina con i loro voti favorevoli hanno dato in consiglio comunale il via libera al progetto definitivo dell'Unione dei Comuni per i sette chilometri albensi del percorso cicloturistico, fino al bivio di Corropoli.

In consiglio è intervenutoanche il delegato dell’Unione Mauro Scarpantonio, che ha annunciato: «A breve saranno individuati i fondi per proseguire l’opera con il secondo tratto da Corropoli a Nereto, magari proprio dai 15 milioni di euro del Masterplan per le piste ciclabili teramane». Rimasti inascoltati i tanti proprietari dei terreni interessati dagli espropri che da mesi combattono contro un'opera ritenuta «piena di criticità e offensiva per come è stata progettata, per i pochi fondi stanziati, per la scarsa trasparenza e per la fretta con cui è stato portato avanti l'iter». Il portavoce di oltre una trentina di loro, il consigliere di opposizione Luca Falò, che aveva inviato prima della seduta una lettera ai consiglieri, non ha potuto votare in quanto proprietario di uno dei terreni interessati. Ma ha comunque commentato: «Ci aspettavamo una considerazione e un’attenzione diversa verso le istanze dei cittadini. Una vera discussione invece non c’è stata. Nei prossimi giorni valuteremo il da farsi». Scintille anche fra i presenti, soprattutto quando dai banchi dela giunta si è parlato «di correttezza dell’iter e condivisione con i cittadini».

Astenuta dal voto, seppur molto critica e vicina alle istanze dei cittadini contrari riproponendo nel dettaglio le perplessità di Falò, la consigliera Gabriella Cichetti. Scelta diversa quella di Nicolino Colonnelli, che ha votato a favore, pur con qualche distinguo: «Ringrazio la Regione che ha dato i fondi per un’opera importante e attesa da oltre 15 anni, ma l'Unione dei Comuni della Val Vibrata ha gestito la pratica in maniera dilettantistica, ritardando e poi procedendo di fretta, mentre l'amministrazione comunale deve essere rimproverata per non aver mai coinvolto cittadini e proprietari. Diverse critiche di Falò sono inoltre condivisibili».

Visto l’esito senza sorprese della riunione del consiglio comunale, ora l'iter per il primo tratto di pista ciclabile potrà continuare la sua galoppata frenetica verso una conclusione che dovrà arrivare necessariamente entro il 30 giugno, quando scadranno i termini per ottenere il finanziamento regionale con fondi europei da un milione e 350mila euro.

Luca Tomassoni

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