Alba, spiaggia azzerata in 30 anni di erosione

Confronto tra le immagini del 1980 e quelle attuali. Un tecnico: colpa dei pennelli a Martinsicuro

ALBA ADRIATICA. In trent’anni Alba Adriatica ha perso buona parte della spiaggia a sud della foce del Vibrata. Lo testimoniano le fotografie che pubblichiamo che ritraggono la zona, all’altezza della Bambinopoli comunale, nel 1980 e nel 2014. Una situazione che potrebbe anche peggiorare visto che i lavori per il potenziamento delle scogliere a Martinsicuro rischiano seriamente di aggravare il problema dell’erosione ad Alba Adriatica.

E’ la preoccupazione espressa da Nicola Tribuzii, tecnico comunale albense e conoscitore della materia.«Tutti i lavori, molto onerosi, svolti negli anni a Martinsicuro hanno prodotto l’aggravamento del problema dell’erosione in Alba Adriatica», sostiene il geometra del Comune di Alba Adriatica. «Il sindaco di Martinsicuro, giorni fa, si è scusato con i propri cittadini del ritardo con il quale procedono i lavori che avrebbero causato, in occasione delle ultime mareggiate, la perdita di una o due file di ombrelloni in alcune zone della battigia. Noi diciamo, al contrario, che proprio a causa dei lavori svolti nel loro territorio, ad Alba Adriatica nella zona nord, di file di ombrelloni ne sono state perse molte decine. Gli errori del Comune vicino (prolungamento del molo sul fiume Tronto) non possono riverberarsi sul nostro territorio». Tribuzii ricorda che, nel lontano 1968, l’amministrazione truentina realizzò il prolungamento del molo sul Tronto mentre si erigeva la struttura portante di un edificio ad una distanza dalla battigia di circa 150 metri. Nel giro di alcuni anni, la struttura si ritrovò sulla battigia tanto che ne venne disposto l’abbattimento per motivi di sicurezza pubblica.

DDD

Più recentemente – riferisce, poi, il tecnico comunale – l’amministrazione Maloni, sempre a Martinsicuro, con il benestare della collega albense Antonietta Casciotti, realizzò l’ulteriore prolungamento del molo nord «con la conseguenza che la spiaggia di Villa Rosa, fino a quell’epoca una delle più ampie della costa abruzzese, perse in alcune zone fino a 120 metri di arenile con prime pesanti conseguenze per la spiaggia nord di Alba Adriatica». «Di fronte all’emergenza di Villa Rosa»,copnclude il tecnico, «in un crescendo di errori, si è arrivati alla realizzazione delle barriere ortogonali alla battigia (tanti piccoli moli) che con la colpevole complicità dell’amministrazione Caserta, in verità aspramente contestata da tutte le forze politiche locali ed in primis dalla sinistra che parlavano di disastro annunciato, finì col dare il colpo di grazia alla spiaggia nord di Alba». (a.d.p.)

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