primo passo verso i rimborsi

Alluvione 2011, approvato il piano degli interventi

TERAMO. In arrivo i primi rimborsi dei danni dell’alluvione del 1° marzo 2011. Il commissario Valter Catarra ha approvato, con decreto, il piano degli interventi contenente i rimborsi per le “somme...

TERAMO. In arrivo i primi rimborsi dei danni dell’alluvione del 1° marzo 2011. Il commissario Valter Catarra ha approvato, con decreto, il piano degli interventi contenente i rimborsi per le “somme urgenze”, cioè le spese effettuate all’indomani dell’alluvione, già comunicate da 32 Comuni (oltre che dalla Provincia e dal Ruzzo) alla Protezione civile per 13 milioni 538mila euro e la programmazione di massima degli interventi ancora da compiere ritenuti prioritari, per 11 milioni 462mila euro. Una prima tranche di fondi dovrebbe essere disponibile già da settembre.

Il decreto, espletate le procedure di legge (trasmissione alla Corte dei Conti per il controllo preventivo), sarà pubblicato sul sito ufficiale del commissario delegato-presidente della Provincia, http://www.provincia.teramo.it/ ed avrà decorrenza dalla data di pubblicazione (prevedibilmente entro il 15 agosto).Nel provvedimento si da atto che: «i danni globali causati dall'evento calamitoso ammontano ad una cifra di gran lunga superiore a quanto concesso, somma che viene stimata sui 90 milioni di euro comprensivi sia dei danni a beni pubblici sia dei danni subiti dai privati». Il contributo di 25 milioni (5 milioni del fondo della Protezione civile e i 20 milioni di vecchi Fas messi a disposizione dalla Regione ) è riservato, come da ordinanza della Protezione Civile, solo agli enti locali.

Sulla base delle linee condivise con i sindaci, inoltre, sono stati approvati i criteri per la ripartizione dei contributi, «salvo eventuali integrazioni e modificazioni che risulteranno opportuni». I criteri sono due: rimborso delle spese per le opere eseguite in somma urgenza nelle giornate immediatamente seguenti alla calamità, e quindi spese per finalità coerenti (ogni economia derivante da verifiche sarà trasferita al piano degli interventi programmati); rimozione delle situazioni di maggiore rischio, dando priorità a situazioni che hanno maggiori effetti su persone e cose quali: strade provinciali, foci di fiumi, aste fluviali e altro.

«Rimane la volontà, ascoltato il parere della Protezione civile, di anticipare ai Comuni il 30% delle somme richieste», dichiara Catarra, «sapendo bene che le amministrazioni locali hanno fatto fronte con propri fondi alle emergenze e che ci sono imprese che attendono da mesi di essere liquidate. In ogni caso sarà nostro impegno velocizzare le procedure di verifica e controllo imposte dalla legge mentre cercheremo di esperire ogni tentativo per ottenere altri finanziamenti per il ristoro di danni subiti da enti e privati che non potranno essere coperti con i 25 milioni oggi a disposizione».

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