Aperto e subito rinviato il processo di appello a Rosci e altri quattro teramani

Troppe udienze nello stesso giorno. E’ stato aperto e subito rinviato – all’8 febbraio – il processo di appello a Roma a carico del leader dei gruppi antifascisti teramani Davide Rosci (nella foto)...

Troppe udienze nello stesso giorno. E’ stato aperto e subito rinviato – all’8 febbraio – il processo di appello a Roma a carico del leader dei gruppi antifascisti teramani Davide Rosci (nella foto) e altri quattro imputati per l’assalto al blindato dei carabinieri durante i disordini dell’ottobre 2011 a Roma. Rosci, Mauro Gentile, Mirco Tomassetti, Marco Moscardelli e Christian Quatraccioni erano stati condanti a sei anni di reclusione nel processo di primo grado. Rosci è tuttora detenuto nel carcere di VIterbo, mentre gli altri quattro imputati sono agli arresti domiciliari con il permesso di uscire per andare al lavoro. Tutti gli imputati – fa notare uno dei difensori, l’avvocati Filippo Torretta – sono arrivati in aula scortati dalla polizia penitenziaria nonostante lo stesso Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria) avesse fatto presente alla corte che si poteva anche evitare l’impiego degli agenti. I fatti di cui devono rispondere i cinque teramani avvennero il 15 ottobre 2011 in piazza San Giovanni nel corso di una manifestazione. Secondo l’accusa i cinque avevano partecipato all’assalto di un mezzo blindato dei carabineri che prima venne danneggiato con bastoni e pietre e poi dato alle fiamme. Il militare che era alla guida riuscì a scappare prima che il mezzo bruciasse.