Apre la porta santa, folla ad Atri 

La pioggia non ferma l’antico rito legato alla Perdonanza, al corteo hanno partecipato 14 Comuni

ATRI. Un improvviso scroscio di pioggia non ha guastato l’atteso rito dell’apertura della porta santa della cattedrale ad Atri. Centinaia di fedeli ieri pomeriggio si sono ritrovati piazza Duomo per celebrare il suggestivo rito della Perdonanza Celestiniana che si ripete dal 1294. L’apertura del portone è stata preceduta da un corteo storico in abiti d’epoca con sbandieratori e musici che, partendo dal teatro Comunale e attraversando le vie del centro storico per arrivare in piazza Duchi d’Acquaviva, è poi tornato in piazza Duomo.
Hanno preso parte al corteo oltre 14 gonfaloni in rappresentanza di 14 Comuni della provincia di Teramo, il gruppo storico de “Lo Certame” di Popoli e quello della città di Atri “Claricantus”. Hanno partecipato all’evento il vicario del prefetto di Teramo Edoardo D'Alascio, la guardia di finanza, i carabinieri della stazione di Atri, il commissariato di polizia di Atri, la proloco Hatria, la Croce rossa e la Protezione civile. A fine corteo la una dama (quest’anno ha ricoperto questo ruolo Chiara Di Benedetto del gruppo Scout di Atri) ha passato il battocchio (ovvero il martelletto) al sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, il quale lo ha consegnato a monsignor Lorenzo Leuzzi per l’apertura della porta santa. Dall’interno della chiesa due ministranti hanno spalancato le ante, rimuovendo l’ostacolo e rendendo così possibile l’accesso a tutti i fedeli. È seguita la messa solenne. L’assessore alla cultura Domenico Felicione e il sindaco Ferretti hanno dichiarato: «Atri è tra le sette località al mondo a godere di una porta santa e ne siamo orgogliosi».
La città ducale si gode anche il successo della riuscitissima manifestazione “Atri a Tavola”, festival nazionale del cibo, che nei giorni scorsi ha attirato nel centro storico migliaia di visitatori e ospiti di rilievo come la presentatrice Adriana Volpe e la chef Luisanna Messeri.
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