Asl Teramo, entro l’anno in arrivo 330 assunzioni

L’azienda scrive alla Regione per farsi autorizzare il bando. Fagnano: serve altro personale, abbiamo 650 unità in meno

TERAMO. Il 2015 porterà circa 330 assunzioni alla Asl di Teramo. Roberto Fagnano è categorico: «Se non si fanno queste assunzioni non si cambia passo».

La Asl in settimana invierà alla Regione una lettera chiedendo di autorizzare i concorsi per la copertura dei posti, procedura necessaria in quanto l’Abruzzo è ancora sottoposto al piano di rientro. Il direttore generale della Asl vuole accelerare al massimo. «Il numero di dipendenti in servizio alla Asl di Teramo, se paragonato alle altre Asl, considerando la media dei posti letto pubblici, è carente di 650 unità. Non solo: abbiamo il costo del personale più basso delle altre Asl». Nella dotazione organica della Asl di Teramo sono previsti 429 posti, suddivisi nei diversi ruoli, tecnico, sanitario e amministrativo.

«Per fare le assunzioni a tempo indeterminato nel sistema di piano di rientro c'è bisogno a un'autorizzazione regionale, che arriva un po' lentamente perchè la Regione controlla che ci sia la capacità economica. E Teramo ha la capacità economica, non va in disavanzo», spiega il direttore generale, «resterebbe in equilibrio economico, anzi migliorerebbe i conti, in quanto alla fine fronteggerebbe tutta la mobilità passiva per le tante prestazioni che Teramo non riesce a dare. Investire in risorse umane alla fine in sanità è un guadagno. L'obiettivo del 2015 è sbloccare questa situazione».

Le assunzioni si susseguiranno per tutto l’arco dell’anno. Prima di indire un concorso è necessario bandire una mobilità dall’esterno, per vedere se c’è qualcuno intenzionato a coprire i posti, provenendo da altre strutture. E’ quello che sta accadendo per il concorso da 80 infermieri. Si è chiuso da poco il bando e sono arrivate un migliaio di domande, che ora vanno vagliate: ci vorrà tempo.

«Le professionalità che andremo a coprire sono diverse», spiega il direttore amministrativo Maurizio Di Giosia, «ad esempio ci sono 80 operatori socio sanitari, una settantina fra medici e veterinari, magazzinieri, Edp, 15 tecnici della prevenzione (molto importanti: attualmente non raggiungiamo i livelli essenziali di assistenza). Servono anche dirigenti amministrativi, ormai ce ne sono solo quattro. Prevediamo almeno 330 assunzioni. L’obiettivo è arrivare ad avere più personale a tempo indeterminato, per acquisire maggiore professionalità: la precarietà non dà la possibilità di investire sul personale».

Problema a parte sono i concorsi che scadono, a causa dell’assenza del direttore sanitario dopo che la Regione si è ripreso Angelo Muraglia. Ci sono commissioni c di cui fa parte il direttore sanitario, che però non c’è, e che non si possono riunire. «E’ il caso del concorso per primario di radiologia: reparto strategico per l’ospedale ma anche perchè da questo deriva tutto il ceppo delle liste di attesa», precisa Fagnano.

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