Asl Teramo, la Regione pronta a premiare Varrassi

Partita la verifica sul manager dei maxi tagli alla sanità: avrà 30mila euro in più

TERAMO. I conti tornano, il manager resta. Giustino Varrassi, direttore generale Asl dei maxi tagli alla sanità, vedrà riconfermarsi l'incarico dalla giunta regionale di Gianni Chiodi. Altri 18 mesi al vertice della sanità di qui. Ma Varrassi avrà anche diritto a un consistente premio di produzione che è pari al venti per cento del suo stipendio lordo calcolato su base annua. Facendo un rapido conto, il manager dei tagli, che ha cancellato e accorpato reparti ad Atri oppure, giusto per fare qualche esempio, tagliato personale medico al 118, facendo risparmiare sia la Asl che la Regione, avrà un premio di circa trentamila euro.

Poco importa se per una mammografia all'ospedale "Mazzini" di Teramo la paziente - che teme di avere un tumore al seno - deve ancora aspettare 367 giorni (i dati aggiornati sono pubblicati sul sito della Asl, ndr), cioè che le liste d'attesa non si dimezzano affatto, perché il criterio con cui la giunta regionale rinnova, oppure boccia un manager di una Asl, si basa principalmente su una frase: «Riequilibrio economico finanziario».

In questi giorni è partita la verifica dell'operato di Varrassi che sta per inviare alla giunta regionale una dettagliata relazione sugli «obiettivi raggiunti» nel primo anno e mezzo di incarico a Teramo. E' un elenco molto lungo che comprende innanzitutto il piano di riordino nei quattro ospedali di Teramo, Giulianova, Atri e Sant'Omero, che ha fatto riempire pagine di cronaca oltre che fascicoli sui tavoli dei giudici dei Tribunali amministrativi, fino ad approndare alla Corte Costituzionale. Ma proprio sulla base di questi atti, il manager dei tagli vedrà rinnovarsi la fiducia dalla giunta e dal commissario della sanità Chiodi.

Neppure le polemiche dei giorni scorsi sulle nomine di nuovi primari a Teramo incideranno sulla decisione della Regione. Né le inchieste della procura di Teramo che pendono come una spada di Damocle sulla Asl teramana, come l'avviso di garanzia a Varrassi per il concorso vinto da Corrado Robimarga, urologo ed ex assessore comunale del Pdl sospeso per due mesi dall'incarico alla Asl perché accusato di peculato ma poi promosso a capo del reparto di Giulianova, avranno il men che minimo effetto sul rinnovo dell'incarico. Perché vale solo il riequilibrio dei conti.

«I nostri manager sono i meno pagati d'Italia», è il commento laconico dell'ex assessore regionale, Lanfranco Venturoni, uscito dalla giunta dopo l'arresto per l'inchiesta sui rifiuti ma ancora molto influente nelle scelte di Chiodi in materia di sanità, «per quanto riguarda i concorsi per i primari», aggiunge, «ne abbiamo solo quaranta, ne mancano altri trenta» lasciando intendere che l'operato di Varrassi non è in discussione, quindi che l'incarico è blindato. Per la Regione, il manager dei tagli rimarrà in carica fino a dicembre del 2013.

© RIPRODUZIONE RISERVATA