Assenti dal lavoro un giorno su tre

La lista dei Comuni con più dipendenti "fannulloni": Teramo è in vetta. Alba, Roseto, Mosciano e Martinsicuro seguono a ruota. I virtuosi invece sono Montefino, Arsita e Castelli

TERAMO. I dipendenti del Comune di Teramo saltano un giorno di lavoro su tre. A Montefino, Arsita e Castelli, invece, non si registrano assenze. E' quanto emerge da un'indagine effettuata tra i Comuni teramani dal dipartimento provinciale dei Giovani dell'Italia dei Valori. L'indagine si riferisce agli anni 2010 e 2011 ed esclude i giorni di ferie. Tra i 47 Comuni della provincia, 18 non hanno fornito informazioni né dati utilizzabili contravvenendo alle disposizioni della "Legge Brunetta" (la numero 69 del 2009) sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni.

FANNULLONI A TERAMO. I più assenteisti si trovano nel Comune di Teramo, dove lo scorso anno è stata riscontrata una percentuale di assenza pari al 32,9 % (un giorno di lavoro su tre). Alle spalle di Teramo, nel 2011, troviamo quattro Comuni costieri (Alba, Roseto, Mosciano e Martinsicuro e Giulianova). La media di assenteismo nei 29 Comuni analizzati, tra il 2010 e il 2011, è del 7 % circa.

I COMUNI VIRTUOSI. A Montefino, Arsita e Castelli ci sono percentuali di assenteismo pari allo zero. Altri piccoli comuni come Ancarano, Valle Castellana, Castilenti, Castellalto, Colledara, Nereto, Cermignano e Penna Sant'Andrea sono al di sotto del 5 % di assenze. Tra i maggiori Comuni si distinguono positivamente quelli di Atri e Pineto.

LE CAUSE DI ASSENZA. I dati elaborati dai Giovani dell'Idv comprendono tutte le cause di assenza: malattia, legge 104, donazione di sangue, studio, permessi retribuiti, non retribuiti, giustificate o meno. A fornirli sono state le fonti ufficiali dei singoli Comuni o i rispettivi uffici del personale.

CHI HA INDAGATO. A presentare i dati, ieri mattina, sono intervenuti nella sede dell'Italia dei Valori il coordinatore provinciale dei Giovani Idv Stefano Di Romualdo e la referente cittadina Silvia Romani. I due si sono avvalsi del supporto dei consiglieri comunali Siriano Cordoni e Valdo Di Bonaventura. Si è trattato della prima conferenza stampa dei Giovani Idv.

SPRECO DI RISORSE. «Quanto è emerso su Teramo», spiega Di Romualdo, «ci porta a pensare che o siamo dinanzi ad un enorme disservizio dell'Ente, di cui i dirigenti sono responsabili tollerando questa situazione con il benestare della politica al governo della città, oppure siamo di fronte ad un importante spreco di risorse per disorganizzazione del personale. C'è uno spreco di almeno tre milioni di euro solo per il Comune di Teramo e solo per il 2011. Se infatti volessimo allineare la percentuale di assenza per Teramo (32,9 %, ndc) con la media di assenteismo dell'intera provincia (7 %, ndc)», continua il coordinatore dei Giovani Idv, «questo significherebbe che potremmo impiegare almeno 90 unità di personale in settori come gli asili nido, i servizi per l'infanzia, l'assistenza per i disabili o per i ragazzi svantaggiati in cui c'è maggiore necessità di intervenire». Quale sarà la risposta del Comune di Teramo?

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