Atri, dimessi gli ultimi pazienti di Psichiatria

No del Tar al ricorso, ma il sindaco continua a dire che i ricoveri non saranno bloccati

ATRI. Permane il blocco dei ricoveri nel reparto di psichiatria di Atri, i cui ultimi pazienti saranno dimessi tra oggi e lunedì. Il Tar non ha accolto il ricorso contro il provvedimento della Asl, anche se si è riservato ulteriori approfondimenti.

Il dirigente del dipartimento di salute mentale dell'Asl, Saverio Moschetta, aveva ordinato la sospensione dei ricoveri e la dimissione dei pazienti a causa del numero insufficiente di medici nel reparto. Il Tar, a cui s'erano appellati il Comune di Pineto e le forze d'opposizione di Atri e Silvi, ha ritenuto legittimo l'ordine di servizio di Moschetta, perché motivato da ragioni organizzative e di personale.

Tutto ciò sembrerebbe smentire quanto affermato nei giorni scorsi dal sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, il quale aveva riferito d'aver ricevuto assicurazioni dall'Asl rispetto all'attività sulle 24 ore, con relativi posti-letto di degenza, dei reparti di psichiatria ed urologia.

Astolfi, nell'ultima seduta del consiglio comunale, ha lungamente parlato della situazione complessiva dell'ospedale, ancora una volta attaccando gli organi d'informazione, il sindaco di Pineto e le forze d'opposizione, che a suo dire diffonderebbero notizie infondate ed allarmanti sul San Liberatore, nuocendo così all'immagine di quest'ultimo.

Il sindaco, in un comunicato stampa di qualche giorno fa, aveva fatto rilevare la non legittimità del provvedimento di Moschetta per la sospensione dei ricoveri in psichiatria, cosa che per Astolfi spetterebbe al direttore generale dell'Asl e non al direttore di un dipartimento.

"Siamo certi che il direttore del dipartimento di psichiatria", aveva affermato il primo cittadino, "si adopererà in ogni modo per mantenere gli impegni presi dalla direzione generale, correggendo il suo provvedimento". Moschetta, tuttavia, non ha finora rivisto il suo ordine di servizio, e la direzione generale dell'Asl non ha preso provvedimenti che annullassero le disposizioni del direttore di dipartimento.

Sempre in consiglio, il sindaco ha ribadito che il San Liberatore rimarrà ospedale per acuti ed avrà un reparto di lungodegenza ed i nuovi macchinari promessi.

Alle 14 di oggi, infine, il consiglio comunale di Atri tornerà ad occuparsi dell'ospedale, grazie ad un ordine del giorno con cui la minoranza tornerà a proporre le dimissioni del manager dell'Asl, Giustino Varrassi.

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