Attratti dalla Madonna di Vuitton

Aperta la Biennale, il vescovo: «E' una provocazione a fin di bene»

ISOLA. «Le beatitudini sono un pugno nello stomaco». Nelle parole del critico e curatore della mostra, Pierluigi Lia, si trova l'essenza della 14ª Biennale di arte sacra inaugurata ieri sera a San Gabriele. Tra le opere che più rappresentano lo spirito della mostra c'è la Madonna vestita con gli abiti di Louis Vuitton posta nella sala superiore dell'esposizione e che ha subito attirato l'attenzione dei numerosi presenti.

La vergine Maria coperta da un velo nero e griffato già rappresenta, quindi, una delle maggiori attrazioni per i fedeli e per gli amanti dell'arte. Persone che potranno ammirarla assieme ad oltre cento opere nate del genio di artisti provenienti da tutta Italia e guidati da 15 critici di fama nazionale.  E' una Biennale che ha come ispirazione il tema delle beatitudini e che accoglie nelle sue sale, create all'interno del museo Stauros, opere classiche, opere provocatorie e altre provenienti da diverse culture e religioni. 

Numerosi i presenti alla cerimonia che per l'occasione si è svolta nelle sale del Santuario. Tra di loro alcuni dei critici che hanno partecipato al progetto, il padre provinciale Piergiorgio Bartoli e il vescovo di Teramo Michele Secchia. Nelle sue parole è stato ricordato il concetto di tormento ed estasi che da sempre caratterizzano il rapporto tra arte e Chiesa, è poi tornato sulla provocazione che alcune opere possono suscitare a fin di bene per stimolare una riflessione sulla società e anche per quel che riguarda la Chiesa al suo interno.

A seguire ci sono stati gli interventi dei critici presenti in sala che hanno, innanzitutto, ricordato padre Adriano Di Bonaventura e monsignor Carlo Chenis che hanno guidato l'evento negli anni passati. Nelle loro parole è stato sottolineato che si tratta di una esposizione innovativa che tratta un tema mai analizzato in precedenza.  La Biennale è stata aperta ufficialmente poco dopo con il taglio del nastro da parte del vescovo e gli intervenuti hanno riempito velocemente le sale in cui sono esposte le creazioni.

Il precorso parte dai piani superiori, in cui sono presenti anche le opere di De Molfetta assieme a numerose tele e sculture di vario genere, per poi proseguire lungo un tracciato che prevede il passaggio anche nello spazio all'esterno in cui sono state piazzate istallazioni artistiche in metallo e in mattoni. A destare maggiore interesse tra il pubblico sono state opere come il Padre Pio che porta sulle spalle il peso di una piovra, la Madonna griffata, e altre creazioni che cercano di portare lo spettatore alla riflessione. Numerosi coloro che si sono fermati di fronte a queste rappresentazioni. La mostra sarà aperta fino al 24 ottobre. (p.c.)

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