Auto inseguita in pieno centro

La polizia stradale cattura un latitante che forza un posto di blocco

GIULIANOVA. Due rocamboleschi inseguimenti da parte di due pattuglie della polizia a distanza di poche ore l'uno dall'altro. Giulianova e Campli gli scenari in cui si sono verificate le due operazioni, una della polizia stradale di Giulianova e l'altra della Volante della questura di Teramo. Nel primo caso tutto è iniziato domenica alle 19,30 sulla statale 16. Gli agenti della Polstrada, diretta da Antonello Giusti, durante un posto di controllo, hanno intimato l'alt a un'auto con due senegalesi. 

IL LATITANTE. L'Opel Astra ha invece accelerato e così è scattato l'inseguimento, che si è concluso poco dopo, col blocco dell'auto in fuga. Alla guida c'era Cheikh Ndiaye, 50 anni, per cui c'era un ordine di cattura della procura di Teramo. Ndiaye deve scontare una pena di 2 anni e un mese, per cui è stato arrestato e portato in carcere. Inoltre nel bagagliaio dell'Opel è stato trovato un borsone con cinte e borse contraffate di famose griffe oltre a 111 Cd privi del marchio Siae. Per questo il senegalese è denunciato per detenzione sdi materiale contraffatto. L'altro senegalese è stato ritenuto estraneo e quindi è libero. 

IL FURTO D'AUTO. Rocambolesco anche l'inseguimento avvenuto sabato pomeriggio da San Nicolò a Sant'Onofrio. Protagonista una pattuglia delle Volanti, dirette da Roberto Di Benedetto, con a bordo l'assistente capo Marcello Di Sabatino e l'agente Massimiliano Di Clemente, che ha incrociato un'auto per cui era stata iramata una nota di ricerca, in quanto rubata in mattinata. Gli agenti stavano svolgendo un posto di controllo all'altezza dell'Ipersimply e alle 14 la Lancia Prisma, un'auto d'epoca, non si è fermata all'alt. Da qui l'inseguimento sulla Sp 3, che collega San Nicolò alla Vibrata.

L'inseguimento è durato 10 chilometri e più volte l'auto della Volante ha tentato di affiancarsi ordinando col megafono di accostare. E sempre l'uomo alla guida dell'auto rubata ha tentato di mandare fuori strada quella della polizia. L'inseguimento si è concluso in centro a Sant'Onofrio, quando la Lancia ha imboccato una strada senza uscita. Qui gli agenti hanno immobilizzato Fiorello, detto Germano, Rosini, 53 anni nato a Bellante ma residente ad Alba.

La cattura è stata accompagnata dall'applauso di un gruppo di persone che ha assistito. Rosini aveva accanto un pugnale con lama da 12 centimetri e mezzo e un mazzo di chiavi che, alle verifiche della polizia, è risultato essere di una Y10 rubata il giorno prima e ritrovata in zona. Entrambe sono state restituite. Ieri udienza di convalida dell'arresto: Rosini resta in carcere con l'accusa di ricettazione, porto abusivo di armi e resistenza aggravata a pubblico ufficiale. (a.f.)

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