Bagnanti in spiaggia sui rifiuti interrati, spariti i divieti a Silvi

L’ordinanza che interdice l’area della vecchia discarica non viene rispettata. Il Comune: non creiamo allarmismo

SILVI. A Silvi sud i bagnanti prendono il sole sulla spiaggia vietata. Le fotografie scattate nei giorni scorsi mostrano chiaramente l’accesso di bagnanti nell’area oggetto dell’ordinanza di divieto emanata nel 2014 dal commissario prefettizio Bruno Strati a seguito della scoperta di una discarica interrata risalente al 1960. Il provvedimento, ancora in vigore, vieta il transito e l’utilizzo di una parte dell’arenile demaniale compreso tra via della Marina e il canale di scolo a sud della stessa via. Il tratto di spiaggia in questione fu transennato per un fronte lungo 100 metri e largo tre. Il fine dell’ordinanza era diretto alla «tutela dell’incolumità e della salute pubblica». Secondo alcune testimonianze i cartelli che vietano di frequentare la zona sono spariti da diverso tempo e molta gente ignara pianta ombrelloni, stende asciugamani e ci fa giocare addirittura anche i bambini, con tanto di palette e secchiello.

Il titolare di uno stabilimento nei paraggi dice: «I cartelli con i divieti non ci sono più e sono stati tolti, forse bruciati durante i falò di Ferragosto. Il Comune prima della stagione estiva ha eseguito dei lavori isolando la zona con dei teloni e ricoprendo tutto con la sabbia. Ora bisogna solo livellare un dislivello dell’arenile, i rifiuti non si vedono più per fortuna». L’assessore Giovanni Rocchio sulla vicenda dichiara: «La zona è rimasta interdetta anche se è stata messa in sicurezza e isolata con dei teloni impermeabilizzanti. Fra una settimana verranno appaltati finalmente i lavori per la bonifica dell’area con conseguente rimozione dei rifiuti. Non bisogna creare allarmismo, specie in questo periodo della stagione, anche perché nei pressi c’è un albergo a 5 stelle. Stiamo parlando di una discarica che c’era nel 1960. Le lungaggini per l’intervento sono dipese da problemi con l’appalto, oltre ai tempi lunghi per eseguire le varie conferenze di servizi e per trovare una copertura finanziaria. L’amministrazione ha deciso di non parlare più della vicenda per non alimentare voci che rovinano l’immagine della nostra città e del nostro turismo». Il sindaco Francesco Comignani aggiunge: «Abbiamo più volte rimesso i cartelli di divieto, questi vengono tolti di continuo e se la gente sosta nelle aree non è colpa nostra».

Domenico Forcella

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