Banca Teramo, solidarietà e stipendi tagliati a 52 dipendenti

Siglato l’accordo che evita 25 esuberi ma senza la riduzione dell’orario. Intanto la Bcc di Castiglione e Pianella festeggia i sessant’anni e rende noti dati eccellenti di bilancio. Savini: "Resteremo virtuosi"

TERAMO. Raggiunto nella tarda serata di mercoledì, l’accordo sindacale sulla riduzione del costo del lavoro nella Bcc che sta per nascere dall’incorporazione di Banca di Teramo in Bcc Castiglione e Pianella la dice lunga su quale sia lo stato dei conti dell’istituto fondato vent’anni fa da Antonio Tancredi, e destinato a perdere la propria autonomia e il proprio nome. Tutti i 52 dipendenti di Teramo, dai direttori centrali in giù, guadagneranno meno per i prossimi quattro anni per evitare licenziamenti. Rispetto ai tradizionali contratti di solidarietà viene meno la compensazione del minore guadagno con una riduzione dell’orario di lavoro. I 52, insomma, continueranno a lavorare a orario pieno.

Il segretario regionale della Fiba Cisl Claudio Bellini afferma: «Abbiamo chiuso un accordo possibile ed equo, ci sono sacrifici da fare ma così abbiamo salvaguardato i 25 esuberi, che restano tutti dentro. I sacrifici dureranno per quattro anni, con delle verifiche annuali. Se le cose andranno bene, come si auspica, si potrà recedere prima. Quanto sarà il minore guadagno? L’intervento è in percentuale su ogni singola unità, anche sulle figure apicali: chi percepiva di più pagherà di più. L’accordo è senza la riduzione degli orari, ma poi andremo a discutere anche sugli orari. Soddisfatti? Abbiamo fatto quello che in questo momento si poteva fare per salvare i posti di lavoro. Purtroppo la situazione è quella che è, gli errori fatti dagli amministratori ricadono sempre sul personale. Un fatto ricorrente, che ha interessato tutto il sistema bancario abruzzese». Oggi c’è l’assemblea dei lavoratori della Bcc di Teramo, convocata per ratificare l'accordo.

CASTIGLIONE. E proprio oggi compie 60 anni la Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella. Era infatti il 13 maggio 1956 quando, da un’idea del maestro Angelo Pompei, 92 soci fondarono l’allora Cassa Rurale ed Artigiana di Castiglione. Un compleanno importante per un istituto di credito che ha molto da festeggiare. Sono i numeri e i fatti a dirlo. La Bcc castiglionese si conferma solida con una bassa percentuale delle sofferenze nette (4,69%) e con un alto indice di copertura (52%) e di crediti garantiti, quasi il 90%. Una forza che ha consentito all’istituto di credito presieduto da Alfredo Savini (presidente anche della Fedam e membro di Federcasse) di poter lavorare all’operazione di fusione con la Bcc di Teramo. La Bcc di Castiglione ha utili che superano i 4,5 milioni, (+6% nel 2015). La banca vanta 3.356 soci, 381 dei quali acquisiti nel 2015. Dati che saranno presentati domani alle 11 durante l’assemblea dei soci nei locali di Piano San Donato di Castiglione.

«La nostra realtà», commenta Savini, «vanta un patrimonio di 61,3 milioni di euro, dato aumentato negli ultimi 15 anni di ben 45 milioni, con un indice di patrimonializzazione nel 2015 del 20,49%, di molto superiore al requisito minimo dell’8%. È un dato che dopo la fusione con Teramo sarà del 18%, superiore alla media nazionale (16%), il che dà tranquillità alla struttura nascente dall’incorporazione. Resteremo una banca virtuosa, requisito necessario per mantenere maggiori spazi di autonomia come chiede la riforma del governo che porterà il Credito cooperativo ad avere una capogruppo e ad essere il terzo gruppo bancario italiano. La nostra crescita è data dalla lungimiranza degli amministratori e dalla professionalità dei dipendenti».

«Dal 9 maggio»,aggiunge Simone Di Giampaolo, direttore generale della Bcc Castiglione, «Pietro Volpone è stato nominato alla direzione generale di Teramo il che favorirà il processo di fusione e l’aggregazione tra i dipendenti che tutti insieme costituiranno una grande squadra». Quanto ai contratti di solidarietà per i dipendenti della Bcc di Teramo Savini parla di «scelta lungimirante che evita i licenziamenti e guarda al futuro»

(Ha collaborato Evelina Frisa)

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